Giardino formale pensile, Genova (GE) - Liguria

Palazzo Lomellino

Indirizzo Via Garibaldi, 7 Genova (GE) - Liguria Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono + 390100983860/ + 393938246228 Orari apertura Apertura visitatori individuali: il primo sabato di ogni mese, dalle ore 10.00 alle ore 18.00; per i gruppi solo su prenotazione.
Costo ingresso A pagamento
E-mail lomellino@studiobc.it
Sito Web Giardino di Palazzo Nicolosio Lomellino Podestà

Il palazzo fu voluto da Nicolosio Lomellino lungo il più prestigioso asse viario cittadino, per esigenze di rappresentanza. Il suo progetto venne affidato all'architetto Giovan Battista Castello, detto "il Bergamasco", campione dello stile manierista, che lo compì tra il 1559 e il 1565.
L'edificio si confà al modello del palazzo giardino, che ripropone in scala ridotta, urbana, il mito di una città "ideale", dove civitas e natura possono coesistere, ancora dominante nel Rinascimento genovese. Luogo deputato agli affari, il palazzo cittadino conserva come in uno scrigno un doppio giardino, pensile su terrazze, con funzione di spazio privato - una sorta di richiamo per analogia del "giardino secreto".
Anche in questo complesso si ritrova il doppio giardino, con quello principale progettato dal Parodi nel Settecento, con Ninfeo monumentale e vasca, che si apre verso terra, secondo lo stile dell'epoca.
In particolare, per la creazione del giardino a monte, l'architetto Parodi volle ampliare lo spazio della terrazza naturale mediante opere di sbancamento delle pendici del monte Castelletto; lo spazio risultò amplificato anche grazie a effetti illusionistici raggiunti con la creazione di ardite architetture (il ninfeo, la grotta, le terrazze, il torrino del serbatoio) poste a sfondo del giardino vero e proprio, dove l'inserimento arboreo e gli elementi architettonici di arredo (ninfeo, statue, fontane, pavimentazioni etc.) concorrono all'effetto complessivo.

All'interno del palazzo, ascritto nella Lista dei Rolli tutelata dall'Unesco, si segnala il recente rinvenimento di un ciclo d'affreschi di Bernardo Strozzi, che si credevano perduti e che invece erano stati occultati nel 1625 in seguito a una lite tra l'artista e il suo committente, Luigi Centurione.

Strutture architettoniche

Cariatidi
Fontana
Grotta
Loggia porticata
Ninfeo
Palazzo
Serbatoio a torrino
Statua
Terrazza
Vasca.

Epoca

1559

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

L. 1089/1939.

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