Giardino informale, Brugine (PD) - Veneto

La villa fu costruita nel 1544-53, per volere di Francesco Roberti, da Andrea da Valle sulle rovine del castello dei Maccaruffo. Nel 1840 il parco fu trasformato all’inglese per iniziativa dell’allora proprietario Domenico de Lazara Brusantini.
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Indirizzo Via Roma 96 Loc. Brugine Brugine (PD) - Veneto Accessibilità in parte - accessibile con permesso
Telefono 392 5226296 Orari apertura La Villa è aperta al pubblico ogni prima domenica del mese. Visite guidate alla Villa e al Parco su prenotazione, ogni giovedi e domenica.
Fax +39 049 9730080
E-mail info@villaroberti.com
Sito Web Villa Roberti, Frigimelica, Bozzolato

Anche se una prima sistemazione a giardino risale al 1615, e tra il 1668 e il 1771 veniva nobilitata una parte dell’area agricola, il parco, circondato da mura costruite nel sec. XVI, conserva oggi l’aspetto di un giardino romantico all’inglese, forma conferitagli per iniziativa del Lazara Brusatini che lo fece così sistemare nel 1840. In esso fu integrata la rovina della trecentesca torre di difesa del Castello dei Maccaruffo e vi furono realizzate la peschiera, le collinette, la serra, la ghiacciaia e le settecentesche casette dei giardinieri.

Strutture architettoniche

Peschiera
Collinetta
Serra
Ghacciaia
Casette dei giardinieri.

Notizie storiche

La villa fu costruita nel 1544-53, per ordine di Francesco Roberti, da Andrea da Valle sulle rovine del castello dei Maccaruffo. Nel 1840 il parco fu trasformato all’inglese per iniziativa dell’allora proprietario Domenico de Lazara Brusantini. ll complesso, sorto in un’area già ricca di preesistenze di tipo insediativo, è costituito dal parco, dall’edificio padronale e dagli annessi disposti attorno a una corte con pozzo della fine del 400: si segnalano in particolare una torre, dove sono visibili tracce di affreschi con lo stemma dei Carraresi che possedettero l’area fino al 1407 quando fu acquisita dai Roberti, riattata a colombaia, e la barchessa, risalente al 400, che mostra un portico cadenzato da otto arcate che poggiano su pilastri ottagonali con capitelli in pietra tenera di nanto, e al cui interno si trovano due grandi camini rinascimentali. L’accesso principale alla chiusa è un portale arricchito da un elegante cancello in ferro in stile Rococò eseguito da Rinaldo Valentini nel 1742.

Epoca

sec. XVI metà - XIX seconda metà

Bibliografia

Zucchello, N. (a cura), Ville venete: la Provincia di Padova, Venezia 2001

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 2004/42