Giardino informale, Piazzola sul Brenta (PD) - Veneto

Di origine cinquecentesca la Villa fu ristrutturata nelle forme attuali da Gaetano Savonarola nel 1789. La proprietà fu ceduta nel 1808 alla famiglia Trieste, aristocratica e facoltosa famiglia padovana ebraica, che affidò a Giuseppe Jappelli la trasformazione del brolo in un grande parco romantico.
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Indirizzo via Padova - Bassano, 59 Piazzola sul Brenta (PD) - Veneto Accessibilità in parte - accessibile con permesso
Telefono +39 049 9624030 Orari apertura Solo su prenotazione
Sito Web Villa Savonarola, Trieste, De Benedetti

I lavori che i Trieste affidarono all’architetto Giuseppe Jappelli nel decennio 1830-40 riguardavano un nuovo ingresso, la ristrutturazione della barchessa e il parco, probabilmente sistemato tra il 1835 e il 1842. Il grande parco romantico, ricco di vegetazione solo apparentemente spontanea, ma in realtà studiata per ottenere effetti paesaggistici di grande suggestione, è attraversato da un sinuoso corso d'acqua che sbocca in un laghetto sulla riva del quale si affaccia una capanna del cacciatore o del pescatore; il passaggio tra una riva e l’altra del rivo è assicurato da ponticelli di legno. Su una montagnola spicca una torretta circolare con scala a chiocciola, che funge da finto osservatorio astronomico. Molti di questi arredi hanno riferimenti nella simbologia della Massoneria, società segrata alla quale i Trieste aderivano.

Strutture architettoniche

Barchessa
Cancellata
Capanna
Laghetto
Ponticello
Scala a chiocciola
Torretta.

Notizie storiche

Il complesso, costituito dalla villa padronale, la barchessa e gli annessi rustici, come le altre ville lungo il Brenta, aveva l’affaccio principale sul fiume, dove si è conservata la cancellata d'ingresso sostenuta da pilastri con decorazione a bugnato, oggi invertito a causa della costruzione di una strada provinciale. Di origine cinquecentesca la Villa fu ristrutturata nelle forme attuali da Gaetano Savonarola nel 1789. La proprietà fu ceduta nel 1808 alla famiglia Trieste, un'aristocratica e facoltosa famiglia padovana ebraica, che affidò a Giuseppe Jappelli la trasformazione del brolo in parco. La sommità della facciata principale dell'edificio è decorata con statue attribuite a Giovanni Bonazza, rappresentanti Venere, Giunone, Ercole e Flora, mentre quattro vasi acroteriali decorano quella ovest; all’interno si conservano affreschi settecenteschi attribuiti a Giuseppe Graziani, tra cui l’allegoria dell'Aurora nel soffitto dello scalone e l’allegoria della Musica e della Scienza nella stanza dell’alcova al primo piano.

Epoca

XVIII

Progettisti ed esecutori

Giuseppe Jappelli ( progettista)

Bibliografia

Giaccaglia B., La villa Trieste a Vaccarino, in “Padova e il suo territorio”, 53, 1993
Agostinetti N., Giardini massonici dell’Ottocento veneto, Padova, 2006, p. 51.

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Privata

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 2004/42