L’attuale giardino risale al XIX secolo, probabilmente disegnato dallo stesso Giovanni Battista Bellati che introdusse nell’area la coltivazione della vite e alberi da frutta. Il giardino - una sorta di officina botanica sperimentale - era impiantato secondo il gusto informale con edifici di stile composito che arricchivano gli spazi verdi. A nord un’esedra caratterizzata da paraste che inquadrano arcate cieche si stacca dal declivio del colle, mentre a est nel 900 fu eretta una piccola casina in stile “alpino”. Il parco versa oggi in stato di abbandono.
Strutture architettoniche
EsedraTorretta semi ottagonale.