Orto botanico formale botanico, Catania (CT) - Sicilia
Indirizzo | via Antonino Longo, 19 Catania (CT) - Sicilia | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 095 430901 | Orari apertura | Tutto l'anno escluso domeniche e festivi Aprile - Settembre: lunedì - venerdì: 8.00 - 20.00 sabato: 8.00 - 13.00 Ottobre - Marzo: lunedì - venerdì: 9.00 - 17.00 sabato: 8.00 - 13.00 L'ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura | |
Fax | +39 095 441209 | |||
Sito Web | Orto Botanico dell’Università di Catania |
Oggi l’Orto Botanico, confinato nei limiti della struttura ottocentesca a causa dello sviluppo urbanistico, riveste importanza come sede di alcune collezioni particolari, le succulente, le palme e le piante spontanee siciliane. L’impianto è organizzato per settori geometricamente definiti, suddivisi a croce in aiuole contenenti piccoli percorsi sinuosi che confluiscono in slarghi irregolari in alcuni casi occupati da vasche circolari, delineando così un assetto complessivamente formale dove episodi irregolari sono irreggimentati in una griglia organizzata per simmetrie e ortogonalità.
Strutture architettoniche
Vasca.Notizie storiche
L’Orto Botanico di Catania fu fortemente voluto dal monaco Francesco Tornabene, fin dal 1843 titolare della cattedra di botanica presso l’università della città etnea. Nel 1845, incaricato l’ingegnere Lorenzo Maddem per le questioni tecniche, si iniziò preliminarmente a rintracciare il luogo adatto per l’impianto, individuato in contrada Borgo, lungo l’attuale via Etnea, che però fu acquisito solo nel gennaio 1847. Le vicende della rivoluzione del 1848 ritardarono l’avvio dei lavori che ebbero inizio solo nel luglio 1858: la progettazione degli edifici fu affidata a Mario Distefano, titolare della cattedra di Architettura nella Università. Le prime piante, provenienti dalla Svezia, dalla Francia e da Napoli e Palermo, furono collocate nel 1862, e l’Orto fu dotato di collezioni di cotoni e tabacchi. Nel 1865 fu ampliato grazie a un lascito e la nuova area venne destinata alle specie della flora spontanea siciliana. Nel 1906 il nuovo direttore, Luigi Buscalioni, favorì l’ampliamento dell’Istituto con la creazione di locali per la biblioteca e i laboratori e introdusse un nuovo ordinamento sistematico della flora sulla base del sistema Engler, fatto che comportò, tuttavia, la distruzione di esemplari arborei di indubbio pregio. Dopo la II Guerra mondiale i danni causati dai bombardamenti e l’occupazione da parte delle truppe alleate determinarono la distruzione della grande serra “Tepidario”.Epoca
XIXProgettisti ed esecutori
Francesco Tornabene (ideazione)Lorenzo Maddem (progetto)
Bibliografia
Pavone, P. Guida alla visita dell’Orto Botanico, Catania 1983Guglielmo, A., Pavone, P., L’Orto Botanico di Catania, Palermo 1995