Parco informale di collezione, Paladina (BG) - Lombardia
Indirizzo | Via Agliardi, 8 - 24030 Loc. Sombreno Paladina (BG) - Lombardia | Accessibilità | sì - accessibile con permesso | |
Telefono | 035 542975; 035 225422; 333 4273799 | Orari apertura | Visitabile previo appuntamento, per gruppi di 15 persone. | |
Costo ingresso | Intero: 9 euro. | |||
info@apgi.it |
Il tema del giardino è ispirato alle finalità di questa dimora, visualizzate simbolicamente dalle scritte latine e dalle due statue inserite in nicchie sulle testate delle ali: l’Agricoltura e l’Ospitalità.
Giardino utile quindi, arricchito da significativi monumenti, come l'Obelisco alla Libertà e il Tempio del Silenzio, destinato a dilettare i proprietari e gli ospiti. A Giovan Battista Agliardi spetta la commissione di una nuova sistemazione in chiave romantica del giardino, a partire dal 1880, con la piantumazione di essenze di pregio ed esotiche, come piante di canfora, cedri dell'Himalaya e sequoie, una delle quali ancora oggi esistente, e altre essenze.
Strutture architettoniche
CappellaObelisco
Tempietto
Scalone monumentale
Statua
Notizie storiche
Situata ai piedi delle colline a dieci chilometri da Bergamo, la seicentesca Villa Pesenti-Agliardi fu ampliata e modificata tra il 1796 e il 1800, su incarico del conte Pietro Pesenti, da Leopold Pollack, con un progetto innovativo di reinterpretazione in chiave neoclassica sia della dimora che del giardino. L'edificio, articolato simmetricamente ad U, presenta una facciata principale avente un corpo centrale leggermente sporgente, caratterizzato, al piano terra, da grandi aperture ad arco e, ai lati, da due ali minori che delimitano, senza “chiudere”, la corte centrale.Il progetto non fu realizzato completamente ed il giardino venne successivamente reinterpretato in chiave romantica.
Dopo la prematura scomparsa nel 1826 di Pietro Pesenti, la villa pervenne alla nipote Marianna Agliardi. Alla morte di questa, nel 1875, sposata al conte Paolo Agliardi, la villa passò al figlio Giovanni Battista.
All´interno della residenza è un monumentale scalone, che conduce alle sale riccamente arredate e decorate da affreschi opera di D. Ghirlandi e V. Bonomini, e da pregevoli papiers peints, raffiguranti scene di caccia e fantasiose vedute di Parigi e Istambul.
La villa è entrata a far parte del circuito dell'Associazione Dimore Storiche Italiane ed è adibita ad eventi e ricevimenti.