Giardino misto, Vaglia (FI) - Toscana
Indirizzo | via del Viliani, 85 Loc. Bivigliano Vaglia (FI) - Toscana | Accessibilità | sì - accessibile con permesso | |
Telefono | +39 055 406717 | Orari apertura | Su appuntamento. | |
Fax | +39 055 406326 | |||
segreteria@villadibivigliano.it | ||||
Sito Web | Villa di Bivigliano |
La villa è preceduta da un ampio spazio erboso chiuso ai lati da filari di cipressi e solcato dal viale d’accesso. L’edificio a pianta rettangolare mostra un’elegante facciata a due livelli più il piano della servitù scandita da cinque assi di aperture con cornici in pietra serena e segnato da cantonali bugnati sempre in pietra serena. Il monumentale portale a bugnato è sormontato da un balcone con stemma. Sul lato sinistro un po’ più in basso è la cappella. Dalla radura parte un viale rettilineo verso nord che conduce nel bosco di lecci, roverelle, cerri, cipressi, carpini e castagni, dove a metà Ottocento sono state aggiunte sequoie e tuje, e culmina nella grotta-ninfeo realizzata da Filippo Ginori entro il 1690. Nello spiazzo circolare rimangono tracce di una vasca con fontana centrale, a memoria degli arredi che un tempo abbellivano il “selvatico”.
Dietro la villa è stato ricostruito il giardino formale, un parterre di aiuole bordate di bosso con al centro una fontana con vasca ottagonale. Segue l’antico pomario, spazio erboso cinto da siepi di bosso e un portico che funge da belvedere che si affaccia sul panorama della valle.
Notizie storiche
Nel 1539 Filippo del Migliore, letterato membro dell’Accademia fiorentina e poi rettore dell’università di Pisa, acquista una “casa da signore” con cappella e stalle in località “la Torre”, un toponimo che ha fatto avvalorare l’ipotesi tradizionale che la villa insista sulle preesistenze del castello del XI secolo appartenuto ai Cattani di Cercina. Sull’edificio pende una tradizionale attribuzione a Bernardo Buontalenti, architetto attivo nel vicino cantiere della villa medicea di Pratolino a partire dal 1569, tuttavia i lavori dovevano essere già stati ultimati a metà secolo quando Filippo del Migliore, che muore nel 1564, ospita i suoi amici accademici.La villa pervenuta a Domenico di Francesco del Riccio venne venduta a Filippo di Agnolo Ginori nel 1664 per 232 scudi che inaugurò importanti lavori di modifica nella villa e soprattutto trasformò il bosco a nord in un parco di delizie. Venne realizzato un acquedotto per alimentare i giochi d’acqua e la monumentale grotta ninfeo che reca la data 1690.
Nel 1858 villa e tenute vennero acquistate dal cavaliere Luigi Pozzolini si dedicò non solo alla villa ma al restauro del giardino. Nel bosco ricco di lecci, roverelle, cerri, cipressi, carpini e castagni vennero introdotte nuove alberature esotiche tra cui sequoie e tuje. Furono poi interamente ripristinati il giardino formale antistante la villa, spartito da aiuole di bosso, e l’antico pomario. Furono inoltre piantati i filari di cipressi che contornano il viale d’accesso a circoscrivere un prato all’inglese. Nella villa, ancora di proprietà della famiglia Pozzolini, vengono organizzati eventi culturali e ricevimenti.
Epoca
Metà del XVI secolo.Bibliografia
M. Pozzana, I giardini di Firenze e della Toscana. Guida Completa, Firenze 2001, pp. 101-102Villa Pozzolini, in M. Jaff (a cura di), Immagini di dimore storiche, catalogo della mostra (Firenze, 1-14 maggio 2005), in “Firenze architettura. Eventi”, 2005, pp. 4-7.