Giardino pubblico formale, Palermo (PA) - Sicilia
Indirizzo | piazza Zisa Palermo (PA) - Sicilia | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 091 6520269 | Orari apertura | 9 - 19 | |
Costo ingresso | euro 6; euro 3 (ridotto) | |||
Sito Web | Giardino del Palazzo della Zisa |
Il giardino, inaugurato nel 2005, insiste sull’area dell’antico “Genoardo” e si sviluppa in forma rettangolare. È diviso in mezzo da un canale, realizzato in marmo bianco delle cave di Alcamo e di Castellammare del Golfo, lungo ca. 130 m, posto in asse col portale e con la “sala della fontana” del palazzo. Ai lati del canale, che mette in connessione un sistema di vasche d’acqua a terrazzamenti, si dispongono i quadranti a prato divisi da dodici percorsi pedonali e piantati con arbusti tipici della macchia mediterranea. Sul confine nord è sistemato un pergolato di rampicanti realizzato con una lunga struttura metallica moderna che riprende i motivi geometrici tipici dell’arte islamica. Sul lato ovest una sequenza di dodici “dammusi”, manufatti realizzati quando l’area era adibita a baglio agricolo e che oggi ospitano le strutture d’informazione per i visitatori, separa la corte del palazzo dal giardino.
Strutture architettoniche
CanaleDammusi
Fontana
Pergolato
Portale
Terrazzamento
Vasca d’acqua
Notizie storiche
Il palazzo reale della Zisa, nome che deriva dall’arabo “al-Azîz” (“glorioso”, “magnifico”), fu edificato nel XII secolo all’epoca della dominazione normanna in Sicilia per iniziativa di Guglielmo I utilizzando maestranze arabe e fu portato a compimento dal suo successore, Guglielmo II. Aveva funzioni di residenza estiva per il riposo e lo svago del sovrano, rifacendosi al modello delle ricche e fastose abitazioni degli emiri, ed era originariamente circondato dal grande parco reale di caccia, detto “Genoardo”, (dall’arabo “Jannat al-ard”, “giardino” o “paradiso della terra”), che si estendeva a ovest della città. Il palazzo, in particolare, era adornato di splendidi giardini irrigati da fontane e grandi vasche utilizzate anche come peschiere. Nel corso del tempo ha subito radicali modifiche, in particolare nel 300, quando fu realizzata la merlatura di coronamento, e nel 600 quando, acquisito dal principe di Castelreale Giovanni de Sandoval e Platamone, furono modificati alcuni ambienti interni e furono inseriti uno scalone e nuovi volumi sul tetto. Nel 1806 il complesso passò ai Notarbartolo, principi di Sciara, che lo usarono come residenza fino al 1955, quando fu espropriato dalla Regione Sicilia. Nel 1971 il palazzo ha subito il crollo dell’ala nord che è stata riedificata tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, anziché nell’originaria pietra arenaria, in cemento e mattoni per consentire la leggibilità dell’intervento di ricostruzione. Il restauro, curato da Giuseppe Caronia, si è concluso nel giugno 1991. Il palazzo ospita attualmente il Museo d’arte islamica.Epoca
XXBibliografia
Caronia Giuseppe, La Zisa di Palermo, storia e restauro, Roma-Bari,1982Staacke, U., Un palazzo normanno a Palermo: la Zisa, la cultura musulmana negli edifici del Re, Palermo 1991
Bellafiore Giuseppe, La Zisa di Palermo, Palermo, 1994
Noto Vittorio, Les palais et les jardins siciliens des rois normands, Caen, 1995
Sposito Micaela, La Zisa e Palermo, Palermo, 2003.