Giardino informale, Sassari (SS) - Sardegna
Indirizzo | Via IV Novembre 1/c Sassari (SS) - Sardegna | Accessibilità | sì - accessibile con permesso | |
Telefono | +39 079 275171 | |||
Fax | +39 079 280711 | |||
sassari@confindustrianordsardegna.it | ||||
Sito Web | Villa Arborio Mella di Sant’Elia (La Mimosa) |
Il giardino è attualmente cinto da mura o da edifici angolari ed è solcato da un viale a serpentina. Si accede alla villa da una scenografica scalinata, protetta da due austere statue di aquile alate in pietra. L’edificio della villa a tre livelli è formato da due corpi principali. Nel palinsesto della facciata non simmetrica si moltiplicano le aperture – logge, bifore, una serliana, balaustre, un balcone, una terrazza – tutte dotate di ricche modanature con volute e mascherone; in alto domina l’altana.
Il giardino è oggi un saggio simbolico di quello che doveva essere il disegno originale. Delle numerose mimose (Acacia dealbata) – da cui la villa trae il nome – sono rimasti pochi esemplari mentre si possono osservare rose, camelie, cespugli di gelsomino e glicini. Tra le alberature un esemplare di Ceiba speciosa (Chorisia speciosa, albero botte), alcuni platani e palme centenarie. Nel giardino sono collocate le statue di Diana e della Primavera; una galleria di roselline rampicanti conduce al gazebo in ferro battuto, preceduto da due statue di leoni.
Strutture architettoniche
BalaustraBalcone
Galleria di rose
Gazebo
Mura
Scalinata
Statua
Terrazza.
Notizie storiche
La villa nasce tra il 1911 e il 1913 su un terreno scosceso in un'area allora suburbana di Sassari ed era circondata da un giardino di circa quattro ettari a terrazzamenti. Venne costruita in stile liberty da Gaspare Arborio Mella, fratello di Luigi IV conte di Sant’Elia, membro di una importante famiglia dell’aristocrazia sarda, che l’aveva voluta come nuova residenza per la sua giovane moglie, Josephina Racca, figlia di una nobildonna piemontese nata in Argentina. Alla morte di Gaspare nel 1934, la vedova si trasferì nella dimora ereditata dalla madre a Viareggio (villa Argentina) e la villa di Sassari col giardino cadde in un lento abbandono. La pressione antropica e le varie vendite hanno ridotto a circa mezzo ettaro l’attuale giardino. Dal 1985 la villa è proprietà dell'Associazione degli Industriali di Sassari che ha promosso il restauro sia dell’architettura che del giardino.Epoca
1911-13Bibliografia
Cenami E., Simonetti P., “Architettura e città”, in Sassari tra Liberty e Déco, Cinisello Balsamo 1987, p. 45Masala F., Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ’900, Nuoro 2001, pp. 80-82.