Giardino Lugo di Vicenza (VI) - Veneto

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Indirizzo via Andrea Palladio, 44 Lugo di Vicenza (VI) - Veneto Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 0445 860561 Orari apertura maggio-settembre, martedì 15-19, sabato 9-14, domenica e festivi 10-19; marzo, aprile, ottobre e novembre, martedì 14-18, sabato 9-14, domenica e festivi 14-18
Costo ingresso a pagamento
Sito Web Villa Godi, Porto, Piovene, Valmarana, Malinverni

Villa Godi Malinverni sorge sul crinale di un pendio a dominare la valle del fiume Astico, là dove la famiglia vicentina possedeva cartiere e mulini. Hieronimo Godi incaricò Andrea Palladio del progetto di una ‘casa dominicale’, costruita tra il 1540 e il 1542 e concepita come una grande scena aperta sul paesaggio circostante (foto). A completarne la straordinaria bellezza sta il giardino su terrazzi costruiti sul davanti e sul retro a sbalzo sulla vallata, la cui realizzazione richiese impegnativi lavori. A sinistra dell’ingresso è una maestosa barchessa porticata, preesistente al progetto palladiano e slegata da un punto di vista compositivo rispetto all’impianto della villa, che apre il fronte principale sul giardino semicircolare disegnato a terra da un ovale in prato, ornato da una fontana al centro e da statue lungo il basso muro di cinta. A fianco apre un secondo giardino quadrangolare, in origine forse destinato a orto. Per via della penuria d’acqua, Palladio progettò nel piccolo cortile sul retro un pozzo con una cisterna collocata nel terrazzamento del dislivello. Qui riuscì a ricavare due ripide scalette per scendere allo spazio coltivato, oggi sostituito in gran parte da un parco alberato. A questo insieme di spazi di servizio più prossimi alla villa va aggiunto il giardino sul lato sinistro, formato da stretti terrazzi, di cui il primo disegnato da una teoria di colonnine: questo luogo, oggi caratterizzato da siepi in bosso e da una vecchia palma, ospitava un tempo la serra per gli agrumi. Domina su tutto l’imponente torre colombaia, primo elemento costitutivo del complesso. L’insieme di terrazzi, cortili, giardini, affacci, muri di contenimento conferma il grande effetto scenografico di questa realizzazione palladiana, che continua anche con gli affreschi all’interno dell’edificio. Il parco realizzato a metà Ottocento dal conte Andrea Piovene, forse su progetto di Antonio Caregaro Negrin, si è sviluppato nei pendii un tempo occupati dai terrazzi coltivati di cui rimane ancor oggi memoria soltanto nel tracciato delle canalette di scolo che solcano il prato. La piantagione di numerosi alberi ad alto fusto, lungo il percorso sinuoso di due laghetti e conclusi da un doppio filare di abeti, ha mutato il dialogo che la villa aveva con la campagna e l’anfiteatro delle colline. Il muro di confine nel fondovalle lungo il torrente Riale è connotato da un maestoso portale in pietra, a segnare un nuovo accesso dalla strada che sale alla parte retrostante della villa.

Strutture architettoniche

Barchessa
Cisterna
Fontana
Muro di cinta
Pozzo.

Epoca

1540

Bibliografia

Cunico Mariapia, Villa Godi Malinverni, in L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Touring Editore, Milano, 2016, p. 123.

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Condizione giuridica

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