Parco paesaggistico informale, Como (CO) - Lombardia
Indirizzo | via per Cernobbio, 11 Como (CO) - Lombardia | Accessibilità | sì - parzialmente aperto al pubblico | |
Sito Web | Villa del Grumello |
Il parco di Villa del Grumello venne ulteriormente ampliato quando nel 1846 la proprietà passò alla famiglia genovese dei Celesia. A ricordo della frequentazione del luogo da parte del poeta Ugo Foscolo, assiduo dei Giovio, venne eretta in quell'occasione un'erma commemorativa.
L'impianto romantico, ancora oggi preservato, si deve al conte Paolo Celesia, appassionato naturalista che vi insediò numerosi esemplari da collezione, e rarità dell'epoca.
La salvaguardia nei secoli del giardino e degli esemplari che vi trovano dimora fu possibile grazie alla lungimiranza di tutti i proprietari, e infine anche la contessa Celesia specificò nel suo lascito l'indivisibilità del parco dalla villa e l'inalienabilità dell'intero complesso.
Strutture architettoniche
CappellaDarsena sul lago
Laghetto
Ingresso monumentale
Scuderie
Serre in ferro e vetro
Terrazza panoramica
Notizie storiche
La Villa del Grumello trova le sue origini in un edificio detto "Castellazzo" ad uso agricolo già documentato nel XV secolo, con annessa vigna, frutteto e prati. La prima trasformazione avvenne ad opera del nobile banchiere milanese Tommaso d'Adda che ne fece la propria dimora estiva, eletta per la mitezza del clima e la bellezza del panorama.Divenne proprietà della famiglia Odescalchi, poi dei Giovio e dalla seconda metà dell'800 della famiglia Celesia. Subì diversi rifacimenti e restauri, tra i più rilevanti quello ad opera del celebre architetto Tibaldo Pellegrini (detto il Tibaldi) che nel XVII secolo operò a Milano e all'Escorial, alla corte di Filippo II.
Alla fine del secolo successivo l’architetto Simone Cantoni curò il rifacimento della facciata e la realizzazione delle due ali laterali della Villa; della stessa epoca anche la portineria e le scuderie.
Nel 1870 il restauro avviene per opera dell'architetto Nessi, che aggiunge un piano al corpo centrale e ridefinisce la facciata. Nello stesso periodo viene installata nel parco la serra, realizzata nello stile delle glasshouses inglesi, di fronte a un laghetto sorgivo.
L'ultima proprietaria, contessa Giulia Celesia Cays di Caselette, dona la proprietà all'Ospedale S.Anna di Como a scopo umanitario. La villa viene adibita a casa di riposo, poi nel 1970 viene acquisita dall'azienda Ratti che vi installa i propri uffici. Infine nel 2006 con un accordo programmatico con gli Enti territoriali, viene ridefinita la destinazione d'uso e avviato il restauro integrale del complesso architettonico e paesaggistico.
Nell'intervento di restauro, durato dal 2006 al 2011, viene ripristinata la suddivisione interna degli spazi in corrispondenza con i prospetti, restituendo all'insieme coerenza e leggibilità. Vengono inoltre ripristinati i pavimenti e gli impianti originari superstiti, e vengono restaurati gli affreschi sulle volte.
Il progetto di recupero interessa anche le serre, cui viene restituita la pulizia strutturale pur nella riqualificazione d'uso. Ne scaturiscono spazi nuovi, destinati a lezioni e conferenze, in diretto contatto tra interno ed esterno.
Analogo intervento di rifunzionalizzazione viene attuato per le ex scuderie, destinate a spazio abitativo d'accoglienza, valorizzando materiali antichi e dal carattere essenziale.