Dal 19 marzo sono riaperte le visite ai magnifici giardini di Villa Taranto a Pallanza, sulla sponda occidentale del Lago Maggiore. Voluta dal Capitano scozzese Neil Mc Eacharn che la acquistò nel 1931 dalla Marchesa di Sant’Elia, (l’edificio oggi di proprietà dello Stato, non è visitabile perché sede dal 1952 di uffici pubblici) vanta una collezione botanica ricchissima e molto rara, inserita in un contesto paesaggistico di grande bellezza. Il patrimonio verde comprende circa mille piante non autoctone, alcune uniche in Europa, e circa 20 mila varietà e specie di particolare pregio. Non solo: a disposizione del pubblico anche il prezioso “Erbario del capitano”, conservato in una palazzina a parte, dove sono esposte 43 teche di flora spontanea del Regno Unito, classificate nel 1929.
Il grande parco è un trionfo di viali (da quello d’ingresso ricco di conifere, a quelli delle Azalee, rododendri, e camelie) fontane, giardini terrazzati, sculture, piccoli boschi e una romantica “valletta” sovrastata da un ponticello con arcata unica. Tra aprile e maggio le fioriture più belle e probabilmente uniche in Europa, sono quelle del cornus florida rubra e della Davidia Involucrata, mentre da giugno a ottobre i giardini si arricchiscono degli allegri colori di oltre 300 varietà di dalie. Interessanti anche le serre tropicali e subtropicali, dove regna la star delle piante acquatiche, l’enorme e rara ninfea equatoriale (Victoria cruziana) i cui semi arrivarono a Villa Taranto nel 1956 dall’Orto Botanico di Stoccolma.
Tra quinte scenografiche e angoli segreti i giardini conservano anche il mausoleo di Mc Eacharn che fu costretto a lasciare l’Italia allo scoppio della seconda guerra mondiale ma chiese di poter riposare per sempre in questo luogo amatissimo.
Villa Taranto, che ospita fino all’autunno anche eventi florovivaistici e iniziative “green” è aperta tutti i giorni, fino al 2 novembre 2014. Info: www.villataranto.it, tel. 0323/556667