Parco paesaggistico di collezione, Pollone (BI) - Piemonte
Indirizzo | Cascina Emilia Pollone (BI) - Piemonte | Accessibilità | sì - | |
Telefono | +39 015 2563007 | Orari apertura | tutto l'anno, dall'alba al tramonto | |
Costo ingresso | gratuito | |||
Sito Web | Riserva Naturale Speciale Parco Burcina “Felice Piacenza” |
Uno dei primi esempi di giardino paesaggistico in territorio biellese fu iniziato da Giovanni Francesco Piacenza, industriale laniero, che piantò cinque sequoie nel 1848 in occasione delle promulgazione dello Statuto Albertino. Ma chi creò il parco fu il figlio Felice che a partire dal 1890 acquisì nuovi terreni e tracciò strade, sentieri, laghetti, mettendo a dimora nuova vegetazione nella parte bassa del colle. E fu sua l’idea di piantumare in un’ampia conca un migliaio di rododendri classificati come ‘ibridi a grandi fiori’, collezione proveniente da vivai del nord della Francia e del Belgio, nel suo genere considerata la più importante a livello europeo. Il Comune di Biella nel 1935 acquistò l’intero parco con l’obiettivo di inserirlo come tappa fondamentale dei più noti e affascinanti tour turistici dell’intera regione.
Si devono al Comune alcuni interventi quali l’ampliamento della rete viaria, il nuovo accesso con il ponte sul rio Vandorba (opera di Pietro Porcinai degli anni ’50 del Novecento), la posa del busto dedicato a Felice Piacenza di Leonardo Bistolfi. Nel febbraio 1967 un violentissimo vento di favonio si abbatté sulla collina sradicando numerosi esemplari del parco e rendendo necessario un programma di riforestazione al quale contribuì Enzo Piacenza, figlio di Felice. Nel 1980 fu istituita la Riserva Naturale Speciale del Parco Burcina, oggi parte delle Riserve Pedemontane e delle Terre d’Acqua. Lo spettacolo cromatico dei rododendri in fiore (foto), dai colori bianco, rosa, rosso e lilla, si ripete ogni anno dalla metà di maggio. Non mancano inoltre nel corso delle stagioni le fioriture di Prunus subhirtella ‘autumnalis’, crocus, narcisi, ciliegi giapponesi, ortensie, Calluna vulgaris, Davidia involucrata e le suggestive colorazioni autunnali del fogliame del Liriodendron tulipifera e della Parrotia persica. Esplorando il parco si possono trovare faggi, querce, castagni, aceri, sorbi, betulle e numerose conifere tra le quali le monumentali sequoie, pini, abeti, cedri, cipressi, thuje e tsughe; vi sono inoltre alberi e arbusti tipici della macchia mediterranea, come il leccio, la quercia da sughero, l’ulivo, il cisto, il mirto e il corbezzolo. La prestigiosa associazione inglese International Dendrology Society ha visitato la Burcina nel 1957, nel 1990 e, recentemente, nel 2011.
Strutture architettoniche
LaghettiPonte
Sentieri
Statua.