Il giardino è morto? Viva il giardino! L’evento Valore “Verde”, il rilancio di un patrimonio dimenticato organizzato al MAXXI di Roma il 14 ottobre scorso dall’Associazione Parchi e Giardini d’Italia per rilanciare l’importanza del nostro patrimonio “verde”, ha colto nel segno e ha registrato un grande successo.
Tanti gli interventi di rilievo (con moderatrice d’eccezione Serena Dandini) in questo 1° convegno nazionale dell’APGI, realizzato in collaborazione con Arcus e Associazione Civita: sia sulla situazione italiana (da Vincenzo Cazzato e Alberta Campitelli, esperti del settore, a Maddalena Ragni, direttore generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanea MiBACT e ad Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale dello stesso Ministero) che internazionale (da quello della parlamentare europea Silvia Costa a quello di Didier Wirth, presidente dell’Istituto Europeo Giardini e Paesaggi) e una forte adesione di pubblico: oltre 250 persone tra esperti, professionisti del settore e semplici appassionati. La conferma, dunque, che l’interesse e la passione per questo fondamentale settore del patrimonio paesaggistico italiano sono più vivi che mai. Se è vero, infatti, che il nostro verde pubblico e privato è stato a lungo abusato e prevaricato per sottrazione di fondi e scarsità di personale, è anche vero che mai come oggi di parchi, ville e giardini c’è sempre più voglia e bisogno.
Come hanno sottolineato molti relatori e in particolare le parole dello scrittore e giardiniere Paolo Pejrone (vice presidente APGI) che, pur non presente di persona, ha ricordato nella sua relazione quanto sia antico il patto e il legame d’affetto tra albero e uomo, entrambi esseri viventi degni di rispetto e protezione. L’APGI, alla presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Massimo Bray, del presidente dell’APGI Ludovico Ortona e di Gianni Letta, presidente dell’Associazione Civita, ha presentato in questa occasione anche le sue attività e i progetti di prossima realizzazione, tra cui spiccano il grande censimento dei parchi e giardini d’Italia (d’intesa con il MiBACT), la costruzione del portale Web (www.apgi.it), nonché l’impegno a rappresentare il nostro Paese nel progetto comunitario Parks and Gardens of Europe. Ma anche l’aiuto ai proprietari di parchi e giardini che vogliono valorizzare e aprire al pubblico le proprie oasi verdi e un decisivo contributo alla formazione di personale qualificato attraverso un innovativo data-base con informazioni sui corsi in tutta Italia.
Per realizzare i propri obiettivi l’Associazione ora ha bisogno dell’aiuto non solo dei soci fondatori (tra gli altri, oltre ad Arcus e all’Associazione Civita, l’ADSI, il Touring Club Italiano, il FAI e U.G.A.I. che sono anche intervenuti nella tavola rotonda del convegno) ma di ogni altra associazione, società pubblica o privata e singoli proprietari cui sta a cuore il futuro di parchi, ville e giardini, intesi come fondamentale bene comune da sostenere e condividere.
Per questo prende il via da oggi una grande campagna di sottoscrizione (il modulo per aderire online si trova nella sezione “Come associarsi” del portale www.apgi.it) alla quale tutti sono invitati a partecipare. “Un grande sforzo”- sono ancora parole di Pejrone – “verso un’Europa più accogliente, unita e coesa, pacifica e giardiniera”.