• 9 ottobre 2023
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AIAPP ospiterà a Napoli l’Assemblea Generale annuale di IFLA Europe a cui parteciperanno i delegati di 34 paesi europei. Come da consuetudine, a tale Assemblea Generale di IFLA Eu, sarà affiancato un Convegno Internazionale e una serie di eventi e iniziative.

AMBIENTE, CICLOVIA DEL GARDA, IL “NO” DEGLI ARCHITETTI DEL PAESAGGIO

“Il paesaggio non è solo un oggetto da guardare e consumare”

Questi temi al centro del convegno internazionale “Lost Landscapes” organizzato da Aiapp a Napoli dal 12 al 15 ottobre

Il “caso” della Ciclovia del Garda come esempio di mancata valorizzazione del paesaggio. La critica arriva dall’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP) e riguarda un articolato progetto relativo al più ampio lago d’Italia. 

“Il progetto della Ciclovia del Garda è stato avviato nel 2018 nell’entusiasmo generale ma le prime recenti realizzazioni mettono in evidenza criticità evidenti – spiega Simone Zenoni, presidente della sezione Lombardia di Aiapp – sollevando voci contrarie e proteste di matrice diversa. Si tratta di una iniziativa straordinaria per somme stanziate e chilometri previsti che coinvolge due importanti regioni del Nord, Veneto e Lombardia, e la provincia autonoma di Trento come soggetto capofila. Italia Nostra, WWF, Legambiente, associazioni ed amministratori locali hanno espresso in diverse occasioni forti perplessità e contrarietà rispetto a soluzioni progettuali di stampo prettamente ingegneristico, decisamente impattanti sul paesaggio gardesano. Le soluzioni progettuali esecutive mostrano grandi mensole metalliche ancorate alle sponde rocciose del lago, alberi esistenti inglobati nel cemento della pavimentazione, lunghi tratti di costa naturale segnati dalla nuova ciclovia. Stupisce la totale assenza di valutazioni ambientali e paesaggistiche nell’elaborazione di un progetto tutto improntato alla sola soluzione tecnica, calato in un contesto paesaggistico di altissimo valore naturale e simbolico. Il paesaggio, va ricordato, non è solo un oggetto da guardare e consumare, costi quel che costi ma una realtà complessa e fragile”.

Come sostiene anche la Convenzione Europea del Paesaggio, il paesaggio esprime il rapporto con le popolazioni che lo abitano e se i cittadini, le associazioni e le amministrazioni, chiedono un confronto critico “bisognerebbe ascoltarli e cercare i giusti compromessi e le soluzioni condivise”.

Tornando al suddetto caso specifico, AIAPP, l’Associazione Italiana di Architettura del paesaggio, “sottolinea lo stridente contrasto fra la giusta possibilità di godere di uno fra i più bei paesaggi italiani, quello del Garda, e l’impatto che una simile opera avrà, ed in parte ha già avuto, sul paesaggio stesso. Unendosi alle diverse voci critiche degli ultimi mesi, sollecita pertanto le istituzioni competenti e i soggetti responsabili alla revisione completa del progetto nel rispetto del patrimonio paesaggistico nazionale”.

“È preoccupante che un’opera così importante denoti una tale indifferenza verso la vegetazione presente e verso l’identità paesaggistica di uno dei luoghi più rappresentativi del paesaggio italiano”, aggiunge Maria Cristina Tullio, presidente di Aiapp. “Si tratta di un intervento che impedisce l’assorbimento di acqua e aria a livello radicale e non valuta la crescita del tronco rispetto al nuovo parapetto progettato. Com’è possibile che, per fare un’opera meritoria e sostenibile di mobilità dolce come una pista ciclabile per godere del paesaggio lacustre, non si colga l’occasione per creare un corridoio permeabile drenante, capace di migliorare il ‘metabolismo’ dell’area, garantendo lo sviluppo adeguato del sistema arboreo storico, valorizzandolo e ricucendo la rete ecologica? I progetti nel paesaggio devono avere una visione ‘olistica’ considerando diversi aspetti e cogliendo sempre l’occasione per migliorare il luogo in cui vengono realizzati, dal punto di vista qualitativo ed ecosistemico. Se ciò non avverrà, col tempo perderemo sistemi arborei importanti dal punto di vista paesaggistico e dei servizi ecosistemici”.

Anche questo sarà uno dei temi di cui si discuterà a Napoli dal 12 al 15 ottobre al convegno internazionale “Lost landscapes”. In particolare, nella sezione “Paesaggi dell’attraversamento” si esamineranno le opportunità che interventi come questo possono e devono offrire se pensati come Blue-green infrastructures, cioè come infrastrutture sistemiche e polivalenti, affrontandoli interdisciplinarmente e non settorialmente.

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