Anche Firenze potrebbe avere la sua Greenway, come New York e Parigi. In verità ce l’ha già, anche se non è attrezzata e strutturata come tale: è lunga 15 chilometri ed è una passeggiata fantastica in mezzo al verde con viste mozzafiato sulla città. Per questo motivo la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha predisposto il progetto ‘Firenze Greenway’ che sarà presentato mercoledì 23 marzo alle ore 17 a Villa Bardini.
Il progetto non solo vuole valorizzare un’area verde nel cuore di Firenze di grande bellezza e di notevole superficie (260 ettari) tutta collocata in Oltrarno, ma intende anche favorire il decongestionamento delle zone più frequentate dai flussi turistici nel centro della città. Il percorso (un anello di circa 15 chilometri) parte dal Giardino Bardini e attraversa il Giardino di Boboli, le Scuderie di Porta Romana, l’area verde di Bobolino, il Viale dei Colli, il viale e il giardino del Poggo Imperiale, ritorna sul Viale dei Colli e raggiunge il Piazzale Michelangelo dove posso essere visitabili il Giardino dell’Iris e il Giardino delle Rose. La conclusione è nuovamente al Giardino Bardini.
Il Viale dei Colli rappresenta già oggi una straordinaria greenway, un percorso nella natura che è solo da restaurare ed attrezzare conservandone tutti gli elementi storici, e facendolo ritornare al suo valore di giardino a scala urbana e di passeggiata nel paesaggio di Firenze. La greenway fiorentina permetterebbe così di puntare l’attenzione su questa infrastruttura urbana unica al mondo che, da Porta Romana a Piazza Poggi, passando dalla natura all’arte, costituisce una grande passeggiata nelle colline fiorentine, consentendo le più belle viste sulla città e il paesaggio circostante.
‘’Crediamo molto in questo progetto – dichiara il Direttore generale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Gabriele Gori – perché unisce l’ambiente, all’arte, alla cultura e al turismo integrandoli secondo una modalità nuova. Esso valorizza l’Oltrarno, aiuta a decongestionare le rotte ormai sature di visitatori e fa conoscere un Firenze inedita, che non è solo Rinascimento. Come abbiamo già detto altre volte, intendiamo sempre più fare rete tra soggetti diversi per aiutare il territorio con progetti innovativi e di ampio respiro’’.
‘’Il tema ha interessi storici, ma anche attuali – osserva l’architetto Maria Chiara Pozzana, responsabile del progetto – in quanto oggi è necessario interpretare il bisogno di città-campagna, il desiderio di ritorno alla natura dei cittadini stremati dallo stress urbano: la campagna urbana è quindi la risposta alla contrapposizione storica città-campagna. Dopo l’inaugurazione del giardino Bardini nel 2005 il primo tratto della greenway è stato reso fruibile dal giardino Bardini sino a Boboli e al piazzale di porta Romana, ma tutto il restante tratto è oggi più simile ad un giardino negletto e ad un percorso veicolare’’.
La Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron ha cominciato a pensare a questa idea fin dal 2001; è stata infatti uno degli elementi strutturanti del progetto di restauro e di riapertura al pubblico del giardino Bardini (avvenuta nel 2005) che, oggi, costituisce insieme al giardino di Boboli il primo tratto della Greenway aperto al pubblico ed ha promosso, nel 2005, anche lo studio di fattibilità per il recupero del giardino di Porta Romana (ex scuderie Reali).
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