Giardino botanico alpino, Tambre (BL) - Veneto

Istituito nel 1972 il Giardino si trova in una posizione centrale dell’Altopiano del Cansiglio e ha come principale obiettivo lo studio e la salvaguardia delle specie botaniche del massiccio Cansiglio-Cavallo.
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Indirizzo località Pian del Cansiglio Tambre (BL) - Veneto Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 334 3458496 Orari apertura dalla prima dom di giu alla terza dom di set, 10 - 12 e 13 - 17 feriali; 10 - 13 e 14 - 18 sab e dom; chiuso lun e mar
Costo ingresso euro 3 (adulti sopra i 26 anni); euro 1 (giovani 14-26 anni, gruppi con più di 20 persone)
E-mail elena.piutti@venetoagricoltura.org
Sito Web Giardino Botanico Alpino del Cansiglio “Giovanni Giorgio Lorenzoni”

Il Giardino si trova in una posizione centrale dell’Altopiano del Cansiglio, occupa un’area calcarea di circa 2 ha a 1000 m di quota e le aiuole si dislocano su diversi livelli, separate da prati e alberi. L’ampio territorio in cui è inserito risulta orograficamente complesso e quindi adatto ad accogliere habitat assai diversificati, fra cui vanno ricordati gli ambienti alpini (es. firmeto, seslerieto, mughete), la vegetazione dei luoghi umidi (es. molinieto, torbiere), le principali formazioni boschive a faggio, abete rosso e abete bianco, le piante officinali di montagna e le piante degli ambienti aridi alpini. La moderna suddivisione in aiuole-habitat permette ai visitatori di conoscere e apprezzare ambienti anche non facilmente raggiungibili. L'intera area del giardino si compone di ambienti diversificati che si distinguono per estensione e origine: accanto al fitto bosco naturale, che accoglie abete rosso, abete bianco e faggio, tipici del Cansiglio, troviamo un'ampia zona fatta di prati e pascoli, e un percorso carsico dal particolare interesse geomorfologico, in cui spicca l’“inghiottitoio”, una specie di pozzo naturale sulle cui pareti è presente una vegetazione caratteristica, che si dirada progressivamente dall'alto verso il basso: si incontrano così in successione alberi, felci, muschi e licheni e, infine, le sole alghe brune, che crescono in prossimità del fondo. Dedicate alla flora della Regione sono le aiuole che ospitano le piante officinali e molte specie endemiche e rare del comprensorio montano; queste sezioni completano l'articolata struttura del Giardino consentendo così ai visitatori di osservare le diverse forme della natura del Cansiglio. La trasformazione delle aiuole in veri e propri habitat, presentati tutti come insiemi naturali, e i vari ampliamenti hanno permesso un notevole aumento del numero delle specie. Nel corso degli anni infatti si è passati dalle 80 specie nel 1978 alle quasi 800 attuali. Nel Giardino vengono attualmente conservate numerose specie minacciate (drosera rotundifolia, rhynchospora alba, iris cengialti) e vulnerabili (hottonia palustris, gentiana pneumonanthe, menyanthes trifoliata, cypripedium calceolus, lilium carniolicum, primula wulfeniana, alyssum ovirense).

Notizie storiche

Istituito nel 1972 dal professore di botanica dell'Università di Padova, Giangio Lorenzoni, e da Giovanni Zanardo, allora ispettore dell'Azienda di stato foreste demaniali, il Giardino Botanico Alpino ha come principale obiettivo lo studio e la salvaguardia delle specie botaniche del massiccio Cansiglio-Cavallo, insieme allo sviluppo dell'attività didattica conseguente alla sua apertura al pubblico. Nel 1994 è stato dedicato alla memoria del prof. Lorenzoni ed è stato ufficialmente inaugurato nel 1995, in occasione del 450° anniversario dell’Orto Botanico padovano, con cui esiste un rapporto di costante collaborazione. Nel Giardino si è scelto di accogliere solamente la flora e la vegetazione del massiccio montuoso Cansiglio – Col Nudo – Cavallo, dalla pedemontana alle cime più alte, con l’eccezione di qualche area vicina di elevato interesse botanico. E' sede di progetti di valorizzazione e di tutela ambientale, di animazione territoriale e di didattica naturalistica, promossi dal Settore Divulgazione Tecnica, Formazione Professionale ed Educazione Naturalistica di Veneto Agricoltura, che lo ha in gestione. Si sono recentemente conclusi i lavori di ampliamento con la possibilità di visita delle formazioni spontanee dei prati-pascoli del Cansiglio, con la posa di una platea panoramica corredata da una foto di grande formato sui monti circostanti e con la realizzazione di una roccera dedicata alla flora delle alte quote.

Epoca

1972

Superficie

25.000 mq

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Stato

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 42/2004

Note

Alghe brune; Alisso di Obir; Abete bianco; Abete rosso; Faggio; Felci; Genziana mettimborsa; Giglio di Carniola; Iris del Monte Cengio; Licheni; Muschi; Orchidea: scarpetta di Venere Primula di Wulfen; Rincospora chiara; Rosolida; Trifoglio d'acqua; Violetta d'acqua.