Giardino del Castello di Mandela

Il "pagus" Mandela nacque come presidio strategico sulla valle del fiume Licenza, lungo la quale transitavano i traffici tra l'antico Sannio e il Lazio. Posto su uno sperone che domina la confluenza del fiume Licenza con l'Aniene, le sue origini sono documentate già in epoca romana. In un'epistola (1, 16) di Orazio, il poeta cita la villa Sabinum, donatagli da Mecenate. Nel Medioevo appartenne all'Abbazia di San Cosimato, ma poi papa Celestino III lo concesse nel 1197 in feudo agli Orsini, che lo tennero fino al 1650. Per questioni fallimentari, passò nel 1706 ai Nunez Sanchez, e infine nel 1835 ai marchesi del Gallo di Roccagiovine, attuali proprietari. Il castello, inserito nel tessuto urbano del piccolo centro abitato, è costituito da una struttura fortificata da mura, rinforzata da un maschio a pianta quadrata, che cingono con due ali a picco lo sperone collinare sul quale si eleva. All'interno, un piccolo giardino con statue in pietra di leoni e aiuole geometriche contornate da siepi di bosso.

The ancient village of Mandela was founded from Romans as a checkpoint along the valley of Licenza river, at its confluence with Aniene. As it is mentioned in a letter (1, 16) of the poet Horatius, he owned a villa there, a gift of ihis protector Mecenate. In Medieval times, the village was property of the Abbey of St. Cosimato, and then was gifted to Orsini family from pope Celestino III. The family lost it in 1650 for financial setback, and the castle passed to Nunez Sanchez family in XVIII century, and then to del Gallo in 1835. The castel is made by a fortress and a squared tower, closed up by walls set on the cliffs. Amidst, a small garden is open, with his formal plan and boxwood topiaries and lion stone statues.