Giardino Rocca Sinibalda (RI) - Lazio
Indirizzo | Via degli Archi Rocca Sinibalda (RI) - Lazio | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | 0766 570297 | Orari apertura | Apertura da Febbraio a Dicembre solo il Sabato e la Domenica. Orario invernale: mattina ore 10.00 - 11.00 - 12.00 pomeriggio ore 15.00 - 16.00 Orario estivo: mattina ore 10.00 - 11.00 - 12.00 pomeriggio ore 16.00 - 17.00 " | |
Fax | 0766 570297 | Costo ingresso | euro 5 | |
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Sito Web | Giardino del Castello Sforza Cesarini |
Alla destra della porta di accesso al cortile del castello, superando un androne sul quale sporge uno sperone di roccia, si entra nello splendido giardino pensile. Il giardino, ricreato negli anni '70 del XX secolo dal paesaggista Ippolito Pizzetti, occupa il terrazzamento racchiuso dalla prima cinta muraria del castello. Lo spazio è articolato e movimentato, disposto su più livelli, racchiuso tra le pareti della rocca e gli spalti che per tre lati si affacciano sulla valle sottostante. Un primo ambiente è sottolineato da un bordo erbaceo a prevalenza di aquilegie bianche in varietà orticole (Aquilegia vulgaris) e pervinche (Vincola major), e, sulla sinistra, da alberi e arbusti tra cui Prunus subhirtella, Taxus baccata, Coccolus laurifolius etc.. Ai lati dell'arco d'ingresso sono presenti due agrifogli, alla base cespugli di Skimmia japonica, altro arbusto sempreverde dalle bacche rosse, molto simile all'agrifoglio. Il vialetto d'ingresso si apre su una piccola radura, delimitata da alte siepi di camelie a fioritura primaverile e invernale, sottolineate da bordi di ortensie. Nello spazio, delimitato da siepi di sempreverdi e specie sfoglianti, sono presenti anche aiuole con ellebori e acanti (Acanthus mollis) e alte bordure di lauroceraso (Prunus laurocerasus). Si accede successivamente a un roseto, delimitato verso l’esterno da una siepe a prevalenza di viburno, sulla sinistra, è uno spazio rettangolare chiuso da un muro con una immagine sacra in stucco oggi molto deteriorata. Da questo spazio erboso si può risalire a un pergolato di rose e da questo a un belvedere su diversi ripiani raccordati da gradoni erbosi. Dal piano del belvedere, costeggiando siepi di bosso, ligustro e mirto si giunge a un prato con al centro un piccolo bacino d'acqua bordato da mattoni e circondato da una siepe di bambù, con adiacente siepe di camelia (Camellia sasanqua) dalle gradevoli infiorescenze color rosa pastello, ninfee e iris d'acqua. Verso sud ovest lo spazio è delimitato da un grande spalto-aiuola arborato che si affaccia verso la porta del borgo in cui compaiono olivi, osmanti, ligustri, lavanda, cisti e rose.
Notizie storiche
Il castello, sorto su un forte longobardo dell'VIII secolo, venne ricostruito da Baldassarre Peruzzi per il cardinale Alessandro Cesarini negli anni Trenta del XVI secolo. Oggi appartiene alla famiglia De Stefani che ha intrapreso una lunga campagna di restauri del complesso ancora in corso. Al secondo piano è un ampio salone con affreschi riproducenti i feudi del Principato di Rocca Sinibalda: Belmone, Antuni, Pantana e naturalmente la stessa Rocca Sinibalda. Segue una fuga di stanze con affreschi cinquecenteschi di influsso raffaellesco e michelangiolesco. Una scala a chiocciola che parte dal pianerottolo antistante il salone conduce alla sommità del castello, con splendida vista panoramica.Epoca
1975-1976Progettisti ed esecutori
Ippolito Pizzetti (progettista)Bibliografia
G.M. Guarrera, P.M. Guarrera in P. M. Guarrera (a cura di), Ville storiche, parchi e giardini del Lazio, Roma 1999, cat. 9, pp. 143-149Ch.L. Frommel, Baldassarre Peruzzi, 1481-1536, Vicenza 2005, p. 297.