Giardino frutteto, Pantelleria (TP) - Sicilia
Indirizzo | contrada Khamma Pantelleria (TP) - Sicilia | Accessibilità | sì - | |
Telefono | +39 0923 915649 (attivo solo nei mesi di apertura) | |||
Fax | +39 0923 722042 | |||
enoturismo.pantelleria@donnafugata.it | ||||
Sito Web | Giardino Pantesco di Donnafugata – FAI Fondo Ambiente Italiano |
Il giardino è stato donato al Fondo per l'Ambiente Italiano. Si tratta di un antico frutteto, caratterizzato da dimensioni e caratteristiche costruttive di una tipologia diffusissima nell’isola: a pianta circolare, di diametro di m 11 all’esterno e 8,4 all’interno, cinto da un muro a secco in pietra lavica alto fino a m 4, accoglie all’interno una secolare pianta di “Portogallo”, arancio dolce, o melarancio (Citrus aurantium varietà dulcis o Citrus sinensis), originario della Cina, introdotto in Spagna e in Portogallo all’inizio del sec. XIV, e di lì giunto in Sicilia (in siciliano: “partuàllo”), che si sviluppa su più tronchi fino ad occupare tutta l’area disponibile. La struttura, priva di copertura, ha un’unico stretto ingresso per accedervi e piccole aperture secondarie alla base per consentire il passaggio dell’acqua piovana. La sommità del muro è, inoltre inclinata verso l'interno per catturare il maggior quantitativo di acqua possibile. Se le mura non permettono al vento di danneggiare i frutti, consentono invece di trattenere l'umidità notturna, creando all’interno del giardino un microclima assai più fresco ed umido dell'ambiente esterno circostante. Il giardino è collocato in un anfiteatro naturale costituito da terrazze coltivate a vigneto, con piante centenarie di zibibbo.
Strutture architettoniche
Anfiteatro naturaleCanale
Muro a secco
Vigneto.
Notizie storiche
La conformazione dei sopravvissuti “giardini panteschi” richiama la costituzione originaria del giardino mediterraneo e del vicino oriente, concepito come un frutteto protetto da un alto recinto e fornito di irrigazione, secondo quanto rivelato nelle rappresentazioni mitiche come quella edenica: anche la raffigurazione incisa su una tavoletta sumera del III millennio a.C., in cui è visibile un albero da frutta circondato da un muro, considerata la più antica immagine di un giardino, sembra ritrovarsi nel giardino pantesco. Le condizioni climatiche e idrologiche dell’isola di Pantelleria hanno determinato le modalità di realizzazione di questi giardini, protetti da alte mura per la difesa dal vento e dotati di sistemi di captazione d’acqua basati su tecnologie di “self- irrigating”, sfruttando la porosità delle pietre e l’escursione termica tra giorno e notte. Il giardino pantesco in località Khamma, donato al FAI dall’azienda vitivinicola siciliana Donnafugata, è uno dei pochi esempi ancora presenti a Pantelleria, oggi restaurato e in buono stato di conservazione.Epoca
XVBibliografia
Brignone, F., Pantelleria. U Jardinu, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2001Borromeo Dina, Lucia (a cura), Il libro del Fai, Milano 2013
Superficie
124 mqMappa
Come arrivare
Condizione giuridica
Proprietà persona giuridica senza scopo di lucroFAI - Fondo Ambiente Italiano - c/o La Cavallerizza - Via Carlo Foldi, 2 - 20135 Milano