Orto botanico formale botanico, Catania (CT) - Sicilia

La realizzazione dell’Orto catanese, voluto dal monaco botanico Francesco Tornabene, risale al 1858. Accresciuto nei decenni successivi, subì ingenti danni durante i bombardamenti della II Guerra mondiale; oggi possiede alcune collezioni particolari, come quella delle succulente, delle palme e delle piante spontanee siciliane.
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Indirizzo via Antonino Longo, 19 Catania (CT) - Sicilia Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 095 430901 Orari apertura Tutto l'anno escluso domeniche e festivi Aprile - Settembre: lunedì - venerdì: 8.00 - 20.00 sabato: 8.00 - 13.00 Ottobre - Marzo: lunedì - venerdì: 9.00 - 17.00 sabato: 8.00 - 13.00 L'ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura
Fax +39 095 441209
Sito Web Orto Botanico dell’Università di Catania

Oggi l’Orto Botanico, confinato nei limiti della struttura ottocentesca a causa dello sviluppo urbanistico, riveste importanza come sede di alcune collezioni particolari, le succulente, le palme e le piante spontanee siciliane. L’impianto è organizzato per settori geometricamente definiti, suddivisi a croce in aiuole contenenti piccoli percorsi sinuosi che confluiscono in slarghi irregolari in alcuni casi occupati da vasche circolari, delineando così un assetto complessivamente formale dove episodi irregolari sono irreggimentati in una griglia organizzata per simmetrie e ortogonalità.

Strutture architettoniche

Vasca.

Notizie storiche

L’Orto Botanico di Catania fu fortemente voluto dal monaco Francesco Tornabene, fin dal 1843 titolare della cattedra di botanica presso l’università della città etnea. Nel 1845, incaricato l’ingegnere Lorenzo Maddem per le questioni tecniche, si iniziò preliminarmente a rintracciare il luogo adatto per l’impianto, individuato in contrada Borgo, lungo l’attuale via Etnea, che però fu acquisito solo nel gennaio 1847. Le vicende della rivoluzione del 1848 ritardarono l’avvio dei lavori che ebbero inizio solo nel luglio 1858: la progettazione degli edifici fu affidata a Mario Distefano, titolare della cattedra di Architettura nella Università. Le prime piante, provenienti dalla Svezia, dalla Francia e da Napoli e Palermo, furono collocate nel 1862, e l’Orto fu dotato di collezioni di cotoni e tabacchi. Nel 1865 fu ampliato grazie a un lascito e la nuova area venne destinata alle specie della flora spontanea siciliana. Nel 1906 il nuovo direttore, Luigi Buscalioni, favorì l’ampliamento dell’Istituto con la creazione di locali per la biblioteca e i laboratori e introdusse un nuovo ordinamento sistematico della flora sulla base del sistema Engler, fatto che comportò, tuttavia, la distruzione di esemplari arborei di indubbio pregio. Dopo la II Guerra mondiale i danni causati dai bombardamenti e l’occupazione da parte delle truppe alleate determinarono la distruzione della grande serra “Tepidario”.

Epoca

XIX

Progettisti ed esecutori

Francesco Tornabene (ideazione)
Lorenzo Maddem (progetto)

Bibliografia

Pavone, P. Guida alla visita dell’Orto Botanico, Catania 1983
Guglielmo, A., Pavone, P., L’Orto Botanico di Catania, Palermo 1995

Superficie

16.000 mq

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale