Orto botanico botanico, Napoli (NA) - Campania
Indirizzo | via Foria, 223 Napoli (NA) - Campania | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 081 2533937 | Orari apertura | lun - ven: 9 - 14. mar e giov dalle ore 9.00 alle ore 16.00 - Prenotare telefonicamente la visita. Senza prenotazione: il mercoledì e il giovedì dal 15 aprile al 15 giugno. | |
Fax | +39 081 295351 | Costo ingresso | gratuito | |
robnap@unina.it | ||||
Sito Web | Orto Botanico Università di Napoli |
Il 18 maggio 1809 apre su via Foria «un Real Giardino di piante per la istruzione del pubblico e per moltiplicarvi le spezie utili alla salute, alla agricoltura e all’industria». Il decreto con il quale Giuseppe Bonaparte lo istituisce nel 1807 esprime concisamente le finalità didattiche, mediche, economiche e produttive del nuovo Orto; mancano quelle sociali e ludiche, ma a ciò si provvede poco dopo con la creazione di un ‘passeggio pubblico’, ideato dall’architetto Vincenzo Paolotti sul terrazzo-belvedere affacciato su via Foria. L’Orto, organizzato scientificamente da Michele Tenore, direttore dal 1808 al 1860, è il punto di arrivo di una tradizione napoletana di ricerca scientifica che ha avuto la sua camera di decantazione negli orti dei Semplici, privati o religiosi. Sul piano compositivo il disegno del sito, progettato dall’architetto Giuliano de Fazio, presenta fin dall’origine, e in relazione alle esigenze scientifiche e museologiche, la doppia matrice formale e di paesaggio. Lo schema ovale quadripartito e la sua variante circolare costituiscono il motivo geometrico dominante della prima parte; le varie collezioni botaniche sono allineate lungo il grande asse centrale (che dall’ingresso conduce all’edificio neoclassico della stufa temperata) e i due assi ortogonali. Allo stesso modo i giardini di acclimazione o le collezioni di camelie, di palme o la valletta per le piante settentrionali trovano più idonea e scenografica sistemazione in aiuole ad assetto paesaggistico. Numerose le trasformazioni operate nel sito fino ad oggi, molte di segno positivo come l’arricchimento delle collezioni, la creazione di un’area per le xerofite e le succulente (foto), un laghetto e due vasche per le lacustri. Durante la seconda guerra mondiale l’Orto viene devastato dalle truppe alleate ma dal 1948 inizia una graduale rinascita con la costruzione di nuove serre, l’ammodernamento della rete idrica e l’incremento delle collezioni di Cycadales, succulente e felci.
Strutture architettoniche
Giardino di acclimazioneLaghetto
Serra
Valletta
Vasca.
Epoca
1809Progettisti ed esecutori
Vincenzo PaolottiMichele Tenore
Giuliano De Fazio