all'inglese alla francese formale, Nichelino (TO) - Piemonte

CD-STUPINIGI1 2015

Indirizzo Piazza Principe Amedeo, 7 Loc. Stupinigi Nichelino (TO) - Piemonte Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 011 6200634
Fax +39 011 3582580
E-mail stupinigi@ordinemauriziano.it;biglietteria.stupinigi@ordinemauriziano.it
Sito Web Palazzina di Caccia di Stupinigi

La Palazzina con il suo parco, perfetto emblema del potere sovrano sul territorio, è tra le più note nel contesto delle Residenze Sabaude. Sistema integrato tra attività venatoria e loisir della corte, realizzata su disegno di Filippo Juvarra (dal 1729) ma con ampi completamenti degli architetti Birago di Borgaro e Benedetto Alfieri, occupa una superficie di circa 10 ettari lungo l’asse primario longitudinale che attraversa il territorio di Stupinigi in direzione nord-sud: arrivando da Torino si incontrano i grandi prati semicircolari che introducono ai parterre à l’anglaise fino al cortile d’onore con una serie di viali trasversali (foto) a collegare le scuderie e i diversi appartamenti reali. Il progetto globalizzante juvarriano prevede che l’asse proveniente da Torino, attraversando il salone centrale, si prolunghi nella rotta di caccia principale (detta ‘Reale’ o ‘della Ceppea’), passando per gli ampi parterre, posti a sud (oggi recuperati), delimitati a ponente e levante da filari di carpini, per giungere quindi al parco più interno, a impianto circolare, separato dal territorio circostante da un muro di cinta. Il disegno, al contempo centrifugo e centripeto, si completa nell’opera del giardiniere Michel Benard, chiamato a sovrintendere dal 1739 a un impianto formale: parterre en broderie, poi convertiti à l’anglaise, delimitati da siepi di bosso e ligustro, decorati in estate con vasi di fiori e agrumi, viali, rondò e bosquet di carpini secondo perfette simmetrie, olmi e querce. Elemento di grande scenografia erano gli apartment vert, gallerie di verzura ai lati dei parterre, oggi perdute. Ampiamente rimaneggiato dal 1845 per adeguarsi al nuovo gusto inglese, sotto la direzione di Melano, Roda e infine Scalarandis vi si introducono elementi paesaggistici quali il laghetto con isolotto e capanna dell’eremitaggio, un labirinto di bossi, il casino cinese, nonché il cosiddetto giardino di fiori, nell’area di levante, già luogo di ricreazione dell’elefante Fritz. Qui trovano posto le serre dei fiori ornamentali, quella del banano e numerose specie di piante esotiche, poi eliminate; rimangono però maestosi esemplari di Taxodium distichum (cipresso calvo), Metasequoia glyptostroboides, Magnolia spp., Cedrus atlantica, Liquidambar, Liriodendron tulipifera, Acer spp. e Ginkgo biloba. Partecipa al disegno territoriale anche l’alberata di pioppi cipressini lungo il perimetro esterno della Palazzina, completamente reimpiantata negli anni 2008-10.

Strutture architettoniche

Bosquet
Eremitaggio
Laghetto
Muro di cinta
Palazzina
Parterre
Rondò
Viali.

Epoca

1729

Progettisti ed esecutori

Filippo Juvarra (dal 1729)

Bibliografia

Scheda tratta dalla Guida realizzata dalla Direzione editoriale del Touring Club Italiano e da Apgi, Associazione Parchi e giardini d'Italia: L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Touring Editore, Milano 2016, p. 24 (autori Chiara Devoti e Nicoletta Amateis). Foto in evidenza: Fondazione Ordine Mauriziano.

Mappa

Come arrivare



Note

Aceri; Agrumi: vasi Albero dei tulipani; Bosso: siepi; Carpini: filari Cedro dell'Atlantico Cipresso calvo; Ginkgo; Ligustro: siepi; Magnolia; Metasequoia; Olmi; Pioppi cipressini; Querce; Storace americano;