Orto botanico botanico, Roma (RM) - Lazio

Palazzo Corsini Foto Carolina Marconi 1,5 mb

Indirizzo largo Cristina di Svezia, 24 Roma (RM) - Lazio Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 06 49917108 (centro visite), +39 06 49917107 (biglietteria) Orari apertura 31 ottobre-31 dicembre e 4 gennaio-26 marzo 9-17.30; 29 marzo-29 ottobre 9-18.30
Costo ingresso Biglietto d’ingresso € 8 Ridotto € 4 (da 6 a 11 anni, oltre i 65 anni e residenti nel Rione Trastevere. L'ingresso é gratuito per i bambini di età inferiore a 6 anni e per i portatori di handicap (con tesserino sanitario) e il loro accompagnatore.
E-mail info-ortobotanico@uniroma1.it
Sito Web Palazzo Corsini e Orto Botanico dell’Università di Roma

La cinquecentesca villa Riario, che comprendeva il palazzo con il giardino, il bosco, il casino sulla sommità del Gianicolo e aveva una dotazione di dodici once di Acqua Paola, fu acquistata nel 1736 dal cardinale Neri Corsini e dal fratello principe Bartolomeo. La villa, celebre per aver ospitato nella seconda metà del Seicento la regina Cristina di Svezia e il suo cenacolo, fu ampliata e abbellita fino ad assumere l’aspetto di una vera e propria reggia su progetto dell’architetto Ferdinando Fuga. Sul retro del palazzo, oltre la corte d’onore destinata alle esibizioni a cavallo, si estendeva dal piano fino alla sommità del Gianicolo il grande parco alla francese fatto realizzare dai nipoti di Clemente XII Corsini a partire dal 1741 su progetto di Ferdinando Fuga. Nel giardino era ricavato un teatro di verzura, con al centro la fontana dei Tritoni, dove si tenevano le rappresentazioni dell’Accademia dei Quiriti della quale il cardinale Corsini era supervisore. Al centro del giardino domina la complessa e scenografica catena d’acqua (foto) affiancata da due gradonate, formata da cinque vasche digradanti nelle quali zampillano undici getti d’acqua. L’intero complesso fu acquistato nel 1883 dallo Stato italiano: il palazzo in parte ospita la storica Galleria Corsini con opere di grande pregio, in parte è sede dell’Accademia dei Lincei, del suo ricchissimo archivio e della Biblioteca Corsiniana. Il giardino è stato trasformato nell’Orto Botanico di Roma per opera di Pietro Romualdo Pirotta ed è attualmente gestito dall’Università La Sapienza; qui fu trasportata la monumentale serra in vetro e ghisa che si trovava nella precedente sede dell’Orto in via Milano. L’assetto originario è stato arricchito con l’introduzione di numerose e importanti collezioni di specie vegetali, coltivate in serra e all’aperto, con particolare riguardo a quelle rare o a rischio di estinzione, e con alberi di eccezionale valore; molte le specie di palme, conifere e caducifoglie, distribuite secondo criteri sia sistematici che scenografici. Spettacolare è, ad esempio, il viale di palme che ha inizio dall’ingresso, mentre gli esemplari monumentali di Platanus orientalis ai lati della scala d’acqua, risalenti all’epoca corsiniana, testimoniano l’antichità del giardino. Un censimento delle piante presenti, risalente al 1897, elencava ben 12 000 specie divise in 174 famiglie, e fa comprendere quanto il patrimonio botanico sia stato incrementato dal primo direttore Pirotta, con una impegnativa attività di acquisti, scambi e nuovi impianti.

Strutture architettoniche

Corte d’onore
Catena d’acqua
Fontana
Gradonata
Serra monumentale
Vasca.

Epoca

XVII

Progettisti ed esecutori

Pietro Romualdo Pirotta

Bibliografia

Campitelli Alberta, Palazzo Corsini e Orto botanico, in L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Milano, Touring Editore, 2016, p. 228.

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Note

Palme: viali Platano orientale: monumentale (Platanus orientalis).

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