Parco informale, Vibo Valentia (VV) - Calabria
Indirizzo | via Gioacchino Murat 20 Vibo Valentia (VV) - Calabria | Accessibilità | dato non disponibile | |
Telefono | +39 0963 282231 | |||
Fax | +39 0963 282231 | |||
info@bbdifrancia.it | ||||
Sito Web | Palazzo Di Francia |
Il palazzo, da non confondersi con l’antico palazzo Di Francia oggi noto come palazzo delle Accademie, sorge su una collina affacciata su piazza San Leoluca. La lunga facciata a due livelli è divisa in cinque settori di cui quelli esterni e quello centrale presentano al piano terra una decorazione a bugnato liscio e al piano una balconata con ringhiera in ferro battuto. L’arco centrale dà accesso all’androne, snodo coperto da finte volte a crociera ribassate dove si aprono ai lati le scale e difronte l’ampio cortile.
Da qui un complesso sistema di scale conduce al giardino soprastante che presenta uno schema all’italiana e si estende per due ettari circa sui pendii retrostati. Venne realizzato solo a partire dal 1833 da Pietro Frangipane che modificò in parte il progetto originale. Dell’impianto effettivamente realizzato rimane solo un’area verde parzialmente coltivata, sviluppata su tre livelli, solcata da viali a serpentina che si affaccia sul mare Tirreno. Tra le specie arboree e arbustive si possono osservare oleandri, pini, cipressi, castagni, noccioli, allori, pittosfori, bambù e ortensie; di notevole interesse, nella parte centrale, è un boschetto di lecci centenari.
Strutture architettoniche
ParterreScala.
Notizie storiche
Dopo il terremoto del 1783 che danneggiò fortemente la sua residenza di città, Leoluca Di Francia, barone di Santa Rosalia e tesoriere del regno di Napoli, decide di ricostruire il palazzo di famiglia affidando nel 1792 il progetto a Giovan Battista Vinci, tra i maggiori protagonisti dell’architettura neoclassica calabrese. L’antica famiglia dei Di Francia originaria di Cosenza alla fine del '400 si stabilì a Monteleone (attuale Vibo Valentia) dopo le nozze di Altobello con Medea Abrugisio. Il progetto originale del palazzo si è conservato nell’archivio della famiglia. La grande struttura a U con ampi spazi di rappresentanza conferma l’alto rango del suo committente e fa del palazzo di Francia una delle principali residenze della città, dove furono ospitati nell’800 Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat.Il giardino venne realizzato solo dopo il 1833 dopo l’acquisto del bosco che lo conclude; il progetto del Vinci che prevedeva due parterre geometrici affiancati e un vasto parco all’inglese venne modificato dall’ingegnere comunale Pietro Frangipane (1761-1837) autore anche della scala di accesso. Nella seconda metà dell’800 venne inoltre prolungata la parte settentrionale del giardino quando era di proprietà del marchese Diego Di Francia. Oggi si è perso quasi del tutto il disegno del giardino formale e la parte informale è solo parzialmente coltivata.
Epoca
1792; 1833Progettisti ed esecutori
Giovan Battista (architetto) VinciPietro (architetto del giardino) Frangipane
Bibliografia
Accetta F., Simboli d’identità: il palazzo e la pinacoteca di Francia in Monteleone (secc. XVIII-XIX), in M. D’Andrea (a cura di), Vincenzo Nusdeo sulle tracce della storia. Studi in onore di Vincenzo Nusdeo nel decennale della scomparsa, Vibo Valentia, 2012, pp. 497-545Dezzi Bardeschi M., Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia restituito al futuro della città, Firenze, 2010, pp. 74-82.