Giardino formale, Galzignano Terme (PD) - Veneto
Indirizzo | via Diana, 2 Galzignano Terme (PD) - Veneto | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 3400825844, +39 0499131065, +39 0499130042 | |||
info@valsanzibiogiardino.it | ||||
Sito Web | Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani, detta Valsanzibio |
Valsanzibio fu portato all’attuale splendore dal nobile veneziano Zuane Francesco Barbarigo e da suo figlio Antonio. Il primogenito Gregorio, cardinale e futuro santo, ispirò l’alta simbologia del progetto dovuto all’architetto e fontaniere pontificio Luigi Bernini, fratello di Gianlorenzo. 70 statue, in buona parte opera del tedesco Enrico Merengo (Heinrich Meyring, 1628-1723), e altrettante sculture minori (per le quali le fonti ricordano i “mastri” Pio, Domenico e Zuane) si integrano ad architetture, ruscelli, cascate, fontane, laghetti, scherzi d’acqua e peschiere, fra innumerevoli alberi ed arbusti. L’insieme fu concepito e attuato per simboleggiare neoplatonicamente il cammino dell'uomo verso la propria perfettibilità e salvazione. L'itinerario iniziatico ha inizio dal monumentale ingresso detto “Bagno di Diana”, un portale un tempo culminante in cupola con edicola, decorato dalle statue di Endimione e Atteone ai lati della dea e con putti che versano acqua, che si affaccia su una peschiera. Il percorso prosegue entrando nel giardino, fino a raggiungere l’arco di Sileno, la Fontana dell’Iride e la Peschiera dei Venti. Si giunge poi al labirinto, realizzato in bosso, con un percorso di 1500 m e una superficie di 3000 mq, e articolato in quattro settori culminanti nella torretta centrale, che è uno dei più estesi labirinti dell’epoca tuttora esistenti. Tra le fontane ricordiamo quella della Pila, al centro dell’incrocio tra gli assi principali, in marmo rosso, poggiata su un basamento a gradoni ottagonale e affiancata dalle statue di Argo e Mercurio, custodi del giardino, eseguite dal Merengo, accanto a quelle della Salubrità e della Fecondità. La fontana dei giochi d’acqua è decorata da statue collegate all’idea del bene e del male con Flore e Ope contrapposti a Polifemo e Tifeo, ancora del Merengo. Dalla Fontana della Pila a destra il “Gran Viale” è affiancato dall'Isola dei Conigli, una delle rare "garenne" ancora esistenti, con al centro una voliera esagonale. Giustapposta all’Isola e al di là del Gran Viale si trova una maestosa statua del Merengo raffigurante il Tempo che ha interrotto il suo volo attraverso lo spazio, che simboleggia la trascendente condizione dello spirito umano. Si giunge infine alla scalinata delle Lonze, che richiama i versi dell'Inferno dantesco, realizzata in trachite che conduce all’esedra semicircolare decorata a bugne rustiche e abbellita da nicchie, in asse alla villa, verso nord: da qui parte un lungo viale dei cipressi che sale il pendio del monte. Nel giardino si contano circa 800 piante, tra cui diverse specie arboree piuttosto rare: in particolare 24 varietà di conifere, 16 di alberi a foglia perenne, 24 a foglia caduca e altri tipi di arbusti.
Strutture architettoniche
CascataFontana
Foresteria
Gastaldia
Giochi d'acqua
Laghetto
Limonaia
Padiglione
Peschiera
Portale
Portineria
Ruscello
Scultura
Scuderia, Statua
Villa
Voliera.