Parco misto, Cesano Maderno (MB) - Lombardia
Indirizzo | Via Borromeo 41 Cesano Maderno (MB) - Lombardia | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 0362 513550-428 +39 0362 513428 | Orari apertura | Il giardino Arese Borromeo è aperto al pubblico, a ingresso libero, da ottobre a marzo: ore 10.00 alle ore 17.00 (ora legale); da marzo a ottobre : ore 9.00 alle ore 19.00 (ora solare) | |
Fax | +39 0362 513446 | Costo ingresso | Costo a persona: euro 7 + biglietto ingresso al Palazzo (euro 8 intero, euro 6 ridotto) | |
cultura@comune.cesano-maderno.mb.it; volontari.giardinoborromeo@gmail.com | ||||
Sito Web | Villa Borromeo Arese |
Il Parco Borromeo Arese deve la propria conformazione complessiva ad una serie di interventi progettuali, voluti e condotti dalla famiglia proprietaria, che si prolungarono per oltre un secolo. Nato contestualmente al palazzo, nella prima metà del XVII secolo, per volere di Bartolomeo Arese, il parco fu oggetto di ampliamenti e modifiche ad opera di Carlo e Renato Borromeo Arese. Alla fine del XVIII secolo il sito si presentava come un sistema complesso costituito dal vasto impianto formale del parco, da cui si diramavano due grandi viali, in direzione est e ovest, che conducevano rispettivamente al serraglio e al roccolo, posto sulle prime alture delle Groane. Nei decenni successivi il sito venne progressivamente abbandonato fino alla parziale distruzione delle architetture vegetali operata dagli Austriaci, che confiscarono il complesso per adibirlo a caserma. Una volta restituito alla famiglia Borromeo Arese il parco fu oggetto di una serie di interventi di ripristino della vegetazione, in particolare negli anni Trenta del '900, da parte del Conte Guido, riutilizzando il materiale già presente nel parco come le statue seicentesche, i tempietti e la fontana della Roggia Borromeo. Il punto di maggiore interesse è sicuramente il ninfeo: concepito come un ideale prolungamento dell’ala nord verso il giardino e ampiamente decorato con un mosaico di sassi, era lo scenario di maggior delizia di tutta la dimora. Altri scorci particolarmente pregevoli e tuttora conservati sono il Tempietto del Fauno e l’Uccelliera.
Prima dell’acquisto da parte del Comune di Cesano Maderno, nel 1986, il parco si trovava in stato di abbandono e grave degrado e dell’impianto formale si conservavano solo alcune tracce. Da allora è stato avviato un processo di recupero e di rivitalizzazione dell’intera struttura, che ha prodotto importanti risultati in termini di riuso della villa e del parco. Fulcro del progetto è stata la ricostruzione dell’asse centrale del giardino costituito da un viale prospettico di carpini di antico impianto. Si è proceduto inoltre al ripristino dei parterre disegnati da siepi di bosso che sottolineavano la prospettiva che, partendo da palazzo, conduce al Lago Ovale, ricostruito in stile e reso funzionante. A Nord il sito presenta una vasta superficie erbosa culminante nella macchia boschiva cha fa da sfondo, storicamente progettata a quota differente allo scopo di dilatare le dimensioni effettive del luogo. All’interno del parco si trovano diversi elementi architettonici e di arredo: le statue che sottolineano al prospettiva centrale, la voliera collocata a ridosso del muro Nord di recinzione e il tempietto. Da poco ultimati sono anche i lavori sulle splendide grotte, decorate con mosaici realizzati con pietre di fiume.
Strutture architettoniche
PadiglioneFontana
Tempietto
Uccelliera
Portale
Roccolo
Serraglio.
Notizie storiche
Realizzata nella prima metà del '600 per Bartolomeo Arese, la villa è un significativo esempio di architettura lombarda del XVII secolo, con tipica pianta quadrata e corte intena porticata. Notevoli la loggia aperta verso il giardino e i saloni decorati. Di esemplare solennità è la sala d'onore al piano nobile con affreschi di alcuni fra i più importanti pittori lombardi del Seicento come Giulio Cesare Procaccini, Giuseppe Panfilo, detto il Nuvolone, e il Montalto. Del giardino, inizialmente progettato da Francesco Castelli, arricchito da giochi d'acqua attraverso la roggia borromea, completata nel 1690, viene offerta un'immagine attendibile nel catasto di Carlo VI del 1722, in cui si osserva un impianto geometrico scandito da otto aiuole disposte simmetricamente intorno ad un viale centrale, assetto che verrà animato da Carlo VI Borromeo Arese (1657-1734) con l'inserimento di statue, in parte seicentesche, in parte nuove, e di una fontana a gradoni con un antistante bacino, portato a termine dal figlio Renato III (1710-1778). Trasformato nell' 800 in giardino romantico all'inglese, fu restaurato alla fine del secolo scorso. La villa è oggi inserita nel circuito delle "Ville Gentilizie Lombarde", destinata ad ospitare eventi e convegni.Epoca
XVII-XXProgettisti ed esecutori
Francesco Castelli (progettista )Bibliografia
Bossaglia R., Storia di Monza e della Brianza, L' arte dal Manierismo al primo Novecento, V, Milano 1971, p. 68Bagatti Valsecchi Pier Fausto, Palazzo Arese, Borromeo Arese, in Bagatti Valsecchi Pier Fausto, Cito Filomarino Anna Maria, Suss Francesco (a cura di), Ville della Brianza, I (Lombardia 6) Milano 1980 pp. 48-71
Cazzani A., Giambruno M.C., Censimento delle architetture vegetali di interesse storico. Parco Regionale delle Groane, Milano, 1998
Gatti Perer M.L. (a cura di), Il Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, Milano 1999
Spiriti A., Palazzo Borromeo Arese, Milano 2000
Mauri M., Ronzoni D.F., Ville della Brianza, I, Missaglia, 2003
Azzi Visentini M./ Cassanelli R./ Langè S./ Malovini C., Ville di delizia nella provincia di Milano, Milano, 2003, pp. 106-116.