Parco botanico, Foggia (FG) - Puglia
Indirizzo | piazza Cavour Foggia (FG) - Puglia | Accessibilità | sì - | |
Telefono | +39 0881 792111 | |||
Sito Web | Villa Comunale di Foggia |
Progettata nel 1820 da Luigi Oberty e aperta al pubblico nel maggio dello stesso anno, la Villa – ora Parco Karol Wojtyla – nacque con l’intento di offrire ai foggiani un luogo per la ricreazione; alla rapida conclusione dei lavori contribuirono i proprietari terrieri della città, che misero a disposizione uomini e risorse finanziarie. Nel 1835 la superficie della Villa venne ampliata con l’acquisizione di un’area destinata a Orto botanico sperimentale, nella quale fu anche edificata un’aranciera con ambienti dalle ampie vetrate per ospitare specie esotiche. Verso fine secolo furono installate alcune fontane, tra cui quelle delle palme, delle rane e del Mercurio, alimentate da cisterne e pozzi artesiani. Al giardino, che ha la forma di un rettangolo molto allungato, si accede attraverso un severo porticato dorico composto da una doppia fila di 14 colonne, chiuso sui lati corti da due padiglioni, in origine a uso di caffè e sala per il biliardo. Il pronao d’ingresso immette in un piazzale con una fontana al centro di un sistema di aiuole mistilinee a prato con palme. Il secondo conflitto mondiale ha determinato un impatto pesante sulla vegetazione. Delle specie originariamente presenti rimangono numerosi esemplari di gelso; platani, eucalipti e pittospori sono stati piantati in grande quantità nella fase di ricostruzione del 1950, quando anche il pronao è stato arretrato di 15 metri. Il viale centrale, segnato ai lati da aiuole di forma allungata che ospitano palme, alberi e arbusti pregiati, si apre a metà percorso in uno slargo, al centro del quale è l’orchestra di gusto neoclassico (foto); da questo punto in avanti il viale è fiancheggiato da percorsi secondari dall’andamento rettilineo e tracciati simmetrici, con filari di acacie, oleandri, gelsi e aceri. I percorsi terminano in una vasta spianata con al centro una vasca d’acqua. Alle sue spalle, una collinetta artificiale con un boschetto conclude la prospettiva del giardino; su di essa nel 1833 venne eretto un tempietto in stile ionico, ispirato a quello della Villa Comunale di Napoli, con il busto bronzeo dell’intellettuale foggiano Giuseppe Rosati, opera di Salvatore Postiglione; la collinetta e l’area retrostante sono caratterizzate da sentieri sinuosi che si snodano entro una fitta vegetazione.
Strutture architettoniche
AiuoleAranciera
Boschetto
Busto
Cisterna
Collinetta
Fontana
Padiglione
Piazzale
Pozzo artesiano
Spianata
Vasca d'acqua.