Giardino formale, Palermo (PA) - Sicilia
Indirizzo | via Tommaso Natale, 80 Palermo (PA) - Sicilia | Accessibilità | sì | |
Telefono | + 39 091 6912040 | |||
Fax | +39 091 6912040 | |||
direzione@villadecordova.it | ||||
Sito Web | Villa de Cordova |
Il giardino della villa è stato quasi totalmente annientato dall’intensa urbanizzazione dell’area, effettuata tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso durante quello che è stato definito il “sacco di Palermo”. Ciò che resta è in stretta relazione con il complesso architettonico: in particolare la corte, racchiusa tra le ali degli edifici di servizio e lo scalone monumentale, è abbellita da palme svettanti, cactus, ibischi e oleandri e presenta una disposizione a parterres floreali simmetrici, di recente realizzazione, con siepi basse a bordura. Lembi di verde restano alle spalle dei corpi bassi degli annessi, mentre il parterre posteriore è stato del tutto compromesso dalla costruzione di una villa moderna.
Strutture architettoniche
CorteParterre
Scalone monumentale.
Notizie storiche
La Villa sorge nella Piana dei Colli, cosiddetta perché delimitata a est dal Monte Pellegrino, a nord dal Monte Gallo e a ovest dal Monte Billiemi, mentre a sud si apre il golfo di Mondello, un’area privilegiata per la ricchezza di acque che favorì, a partire dal XVIII secolo, l’insediamento di residenze di delizia dell’aristocrazia palermitana in alternativa alla già colonizzata zona di Bagheria. Il complesso fu fatto costruire agli inizi del 700 dal marchese Giovanni Brancaccio e, alla sua morte, gli eredi la concessero in enfiteusi a Giovanni Battista Arceri, giudice civile della “Regia Corte”, che nel 1754 vi fece edificare una cappella dedicata alla Madonna del Rosario. Passò successivamente alla famiglia Salomone e, nell’800 ai marchesi del Castillo di Sant’Isidoro. Agli inizi del 900 pervenne ai de Cordova, marchesi della Giostra e oggi è utilizzata come sede per manifestazioni ed eventi. Dalla “casina” padronale a due piani principali, di semplice forma parallelepipeda con la facciata elegantemente scandita da paraste e marcapiani e coronata da una balaustra sommitale con cimasa centrale, si leva su un’ampia terrazzata, protetta da balaustre e dotata di panche in pietra con schienali una volta decorati a stucco, che dal fronte si amplia lateralmente sfruttando i solai dei corpi bassi di servizio innestati ortogonalmente all’edificio padronale. Da esso si accede alla corte sottostante attraverso uno scenografico scalone in pietra arenaria, a tenaglia con rampe semicircolari, al di sotto del quale si trova l’atrio passante che immette nel giardino posteriore. La decorazione degli interni mostra la predilezione settecentesca per l’illusionismo prospettico, gli stucchi, il gusto pompeiano e quello per la cineseria.Epoca
XVIIIBibliografia
Lanza Tomasi, Gioacchino, Le ville di Palermo, Palermo 1965, p. 244De Simone, Margherita, Ville palermitane del XVII e XVIII secolo: profilo storico e rilievi, Genova 1968, pp. 233-237