Giardino misto, Sedico (BL) - Veneto

Il complesso, collegato all’abitato di Sedico da un lungo viale alberato detto la “Carpenada”, fu ideato dall’architetto veneziano Giuseppe Jappelli per il conte Giovanni Antonio Manzoni tra il 1832 e il 1835. Restano due giardini, uno all'italiana e l'altro all'inglese.
Translation will follow
Indirizzo via Villa Patt, 1 - 2 - 4 Sedico (BL) - Veneto Accessibilità sì - aperto al pubblico
Telefono +39 0437 83075 Orari apertura solo domenica 9 - 12 e 12.15 - 18
Sito Web Villa de Manzoni ai Patt

Nonostante siano stati realizzati nella fase di costruzione della villa, non possono essere attribuiti con certezza a Giuseppe Jappelli i due giardini del complesso: uno, a sud, all'italiana, con tre terrazzamenti digradanti e una vasca d’acqua, originariamente ricco di specie vegetali varie ed esotiche; l’altro, a nord, di tipo all’inglese, riconducibile al disegno di Giannantonio Selva per i giardini di Castello a Venezia. Nel parco, a ovest della villa, è una casa colonica, attribuita a Giuseppe Segusini e realizzata tra il 1860 e il 1880 secondo i principi del “podere modello”, per incentivare all’impegno mezzadri e contadini.

Strutture architettoniche

Barchessa
Casa colonica
Vasca d’acqua.

Notizie storiche

Il complesso, collegato all’abitato di Sedico da un lungo viale alberato detto la “Carpenada”, fu ideato dall’architetto veneziano Giuseppe Jappelli per il conte Giovanni Antonio Manzoni tra il 1832 e il 1835. Successivamente gli eredi apportarono alcune modifiche in gran parte eseguite tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo, come il completamento dell’ala rustica a est, affidato all’architetto feltrino Giuseppe Segusini che vi applicò i dettami dello stile eclettico, con decorazioni neogotiche e neoegizie. Nel 1905 il complesso fu acquistato dalla Società dei Grandi Alberghi di Venezia che promosse il riassetto del parco terrazzato antistante e la villa fu adibita ad albergo. Gravemente danneggiato e saccheggiato durante la I Guerra Mondiale, nel 1928 divenne sede di una colonia estiva proprietà dell’ONPMI. Sede di rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale di Belluno, che lo ereditò nel 1977, oggi è costituito da una residenza padronale, di pianta rettangolare e a sette assi di aperture, al cui interno si conservano affreschi a tema antico risalenti al 1836-37 e opera di Pietro Paoletti e di Giovanni De Min, e alle cui estremità sono annesse tre ali di servizio più basse e allungate, da una barchessa ad andamento a “L”, originariamente destinata a scuderie, e da un oratorio; completano il tutto due giardini e una casa colonica isolata. L'ala della villa parallela al corpo principale, denominata “quadreria”, era finalizzata a ospitare le raccolte del proprietario, mentre il braccio ovest si contraddistingue per il doppio ordine di loggiato architravato, su colonne senza base e con capitello doricheggiante.

Epoca

XIX

Progettisti ed esecutori

Giuseppe (attr.) Jappelli (progettista)

Bibliografia

Alpago Novello Adriano, Ville della provincia di Belluno, Milano 1982, pp. 400-404
De Col, G., Note intorno alla Villa de' Manzoni ai Patt di Sedico: II centenario della nascita dell'architetto Giuseppe Jappelli, Belluno 1983
Conte, P., Rollandini E., Villa de Manzoni ai Patt di Sedico, Belluno 2009

Mappa

Come arrivare



Condizione giuridica

Proprietà Ente pubblico territoriale

Provvedimento di tutela

D.Lgs. 2004/42