La villa sorge su una spianata ai piedi del monte Serva, in posizione elevata. Da un ingresso a esedra un lungo viale d’accesso fiancheggiato da siepi di carpine conduce a uno spiazzo erboso antistante la facciata principale della residenza. Oltre il complesso edilizio si distende un ampio parco una volta abbellito da statue e giochi d’acqua.
Strutture architettoniche
CarpinataGiochi d’acqua
Statua
Notizie storiche
La famiglia Fulcis fece costruire la villa di Safforze nella I metà del 600 per celebrare la ricchezza della propria casata e le glorie militari che le valsero il cavalierato di Malta. Nel 900 ha subito decurtazioni e pesanti rimaneggiamenti. Il complesso degli edifici presenta una pianta a forma di “Z”, comprendente la villa vera e propria, la cappella e due annessi rustici (arretrati sulle ali del corpo principale). L’edificio padronale ha pianta rettangolare e tre piani coronati da un timpano loggiato di aggiunta successiva. Al pianoterra si apre un porticato con 5 arcate a tutto sesto profilate a conci dipinti e sostenute da sei coppie di colonne in pietra di ordine tuscanico, replicate in affresco di colore rosso nella parete di fondo. Al primo piano è una loggetta con balcone. Sempre simmetricamente inserite tra le finestre alle estremità laterali sono inserite due meridiane a parete. Un tempo particolarmente ricco e affrescato, l’edificio fu gravemente danneggiato durante la I Guerra Mondiale e poi trasformato per uso pubblico: in mediocre stato di conservazione si conservano stemmi e ornamenti vari affrescati. La cappella presenta sul fianco sud un portico sorretto da 9 colonnine in marmo di reimpiego con capitelli pseudo ionici e alti piedistalli.Epoca
XVIIBibliografia
Alpago Novello Adriano, Ville della provincia di Belluno, Milano, 1982.Superficie
7 haMappa
Come arrivare
Condizione giuridica
Proprietà Ente pubblico territorialeComune di Belluno, piazza Duomo, 1 - Belluno