Giardino letterario, Montegabbione (TR) - Umbria
Indirizzo | Loc. Montegiove Montegabbione (TR) - Umbria | Accessibilità | sì - accessibile con permesso | |
Telefono | +39 0763 837463 | Orari apertura | Visitabile solo su appuntamento, minimo 8 persone. | |
Costo ingresso | 10€. | |||
info@lascarzuola.com | ||||
Sito Web | Villa La Scarzuola |
La Scarzuola è una località rurale tra le colline di Montegabbione, che prende il nome, stando alla tradizione, dalla presenza di una capanna che San Francesco avrebbe realizzato nel 1218 utilizzando una pianta palustre di nome ‘scarza’. Certo è che in quel luogo sorsero una chiesa e un convento di Frati Minori, attivo fino alla fine del Settecento, quando la proprietà fu acquistata dai marchesi Misciatelli di Orvieto. Ma la Scarzuola così come noi oggi la conosciamo nasce ben più tardi, nel dicembre del 1957, quando l’architetto milanese Tomaso Buzzi acquisisce il complesso e decide di costruire in quel luogo una ‘città ideale’, una sua personale utopia come egli stesso la definirà: «Oasi di raccoglimento, di studio, di lavoro, di musica, di silenzio, di grandezza e di miseria, di vita sociale e vita eremitica […], regno della fantasia, delle favole, dei miti, degli echi…». Dotato di grande cultura umanistica e letteraria, come emerge dalle citazioni raffinate che caratterizzano le molte e importanti sue opere di architettura, design e giardinistiche, Buzzi decide di ritirarsi a vivere alla Scarzuola restaurando il convento francescano e l’orto dei frati in forma di giardino ispirato al romanzo allegorico del Polifilo (1499). Questo insieme costituirà la ‘città sacra’. La ‘città profana’ verrà realizzata in una valletta dietro il convento (una sorta di anfiteatro naturale) nella forma di ‘macchina teatrale’, composta da sette differenti teatri che culminano nell’Acropoli (foto) attraverso un percorso simbolico caratterizzato da riferimenti esoterici. Dal giardino del convento si accede al Theatrum Mundi; ai due lati della scena campeggiano il teatro delle api e l’Acropoli con il grande occhio di Buzzi-Atteone. Da qui si può raggiungere la torre della meditazione e della solitudine e quindi arrivare al tempio di Apollo realizzato in tufo e privo di decorazioni, fatta eccezione per un fregio ispirato agli architravi dei templi greci. Un portale in forma di rovina conduce alla torre di Babele, caratterizzata da una scala elicoidale che nel progetto doveva emettere un suono per ogni passo. Il portale, la Ianua Coeli, immette in uno spazio in cui convivono le più eterogenee opere architettoniche dell’antichità: il Partenone, il Colosseo, il tempio di Vesta, la torre dei Venti, l’arco di Tito, una piramide, ecc. La Scarzuola, rimasta incompiuta alla morte del suo autore, è stata in parte completata dall’erede Marco Solari sulla base dei disegni lasciati da Buzzi.
Strutture architettoniche
ScaleeConvento di San Francesco
Acropoli
Pergolati
Statue
Anfiteatro
Laghetto
Progettisti ed esecutori
Tomaso BuzziMarco Solari