Parco all'inglese formale, Varese (VA) - Lombardia
Indirizzo | Piazza Litta, 1, 21100 Varese Varese (VA) - Lombardia | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | 0332283960 | Orari apertura | Aperto tutti i giorni tranne i lunedì non festivi: ore 10-18. ULTIMO INGRESSO: 45 minuti prima della chiusura | |
Fax | 0332498315 | |||
faibiumo@fondoambiente.it | ||||
Sito Web | Villa Menafoglio Litta Panza di Biumo – FAI Fondo Ambiente Italiano |
Il vasto parco occupa una superficie di oltre 33.000 metri quadrati ed è aperto verso la città di varese e le Prealpi. Venne ridisegnato nei primi decenni del XIX secolo sulla base ai principi del paesaggismo inglese, pur rispettando e mantenendo i due assi prospettici principali caratterizzati dalle due grandi fontane centrali, propri del giardino formale settecentesco. Si vennero così a creare vaste zone verdi e luoghi romantici come il laghetto, la grotta e la collina del tempietto, mentre rimase immutato il parterre geometrico di fronte alla villa, chiuso dal lungo volume della carpinata. Nel parco sono state messe a dimora essenze rare e pregiate, quali un enorme Liriodendron, un esemplare di Fagus Asplenifolia, esemplari di Leccio e di Cerro, di Araucaria Araucana, e una gigantesca Catalpa.
Lo schema a "U" tipico della dimora barocca con il cortile rivolto verso gli spazi pubblici qui venne rovesciato; la Corte d'onore fu infatti orientata verso il parco anziché verso la facciata d'ingresso, privilegiando quell'atmosfera d'intimità e isolamento propria delle "ville di delizia". Furono realizzate tre scenografici parterre alla francese con eleganti aiuole geometriche e grandi fontane. Nella seconda metà dell'ottocento il parco viene ridisegnato all'inglese con vaste zone verdi e luoghi romantici come il laghetto e la collina con la grotta per la ghiacciaia, dominata dal tempietto classicheggiante. Il giardino si presenta oggi con una ben definita unità sostanziale, anche se appare come "suddiviso" in diversi scomparti; il trascorrere del tempo ha dato al giardino una coesa armonia pur nella consequenzialità degli interventi. La gigantesca celebre quercia e gli enormi tigli situati nelle parti terminali dei grandi parterre contribuiscono al raggiungimento di un risultato degno di grande ammirazione.
Strutture architettoniche
CarpinataFontane
Grotta
Lago
Limonai
Parterre
Serra
Statua
Tempietto.
Notizie storiche
"Il committente della villa fu il marchese Paolo Antonio Menafoglio, il quale alla fine del XVII secolo decise di adottare una singolare soluzione planimetrica. L’edificio infatti, in stile barocco, pur mostrando una tradizionale struttura a U, che si sviluppa in direzione del pendio collinare e del parco circostante, presenta un cortile interno, non rivolto verso gli spazi pubblici, come voleva la tradizione del tempo, probabilmente per un desiderio di maggiore intimità e riservatezza. Il primo nucleo dell’edificio era circondato da un giardino alla francese, sostituito nel corso del 1800 da un parco all'inglese, quando furono create vaste zone verdi e luoghi di fascino come il piccolo lago, la grotta e la collina del tempietto.Dopo vari passaggi di proprietà seguiti alla morte del marchese Menafoglio nel 1769, la Villa venne acquistata, nel 1823, dal duca Pompeo Litta Visconti Arese, committente dei nuovi lavori affidati a Luigi Canonica, allievo del Piermarini e architetto di Stato in età napoleonica. Al Canonica si devono la costruzione di un nuovo Salone di rappresentanza, secondo altri invece riferibile all'Albertolli, e la realizzazione dell'ala dei rustici, destinata alle scuderie e alle rimesse per le carrozze, oltre alla limonaia.
Dodici anni più tardi l'edificio e il parco circostante furono ceduti alla famiglia Panza di Biumo. Nel 1935 Ernesto Panza di Biumo diede inizio a un'importante opera di ristrutturazione, affidandone il progetto all'architetto Piero Portaluppi. Tra gli interventi, spiccano la realizzazione del cortiletto verso piazza Litta e quella di un secondo parterre. Nel 1996 Giuseppe Panza, appassionato collezionista d'arte americana contemporanea, donò la villa al FAI, il Fondo per l'Ambiente Italiano, insieme agli arredi storici e alcuni elementi della sua collezione personale. oggi esposti all'interno dell'antica dimora, e costituenti la celebre Collezione d'Arte Contemporanea di Villa Panza."
Epoca
XIXProgettisti ed esecutori
Luigi CanonicaPietro Portaluppi
Bibliografia
Renato Bazzoni, Silvia Dell'Orso, Il libro del FAI, Milano, 1998Magnifico Marco, Borromeo Dina Lucia, Villa Menafoglio Litta Panza e la collezione Panza di Biumo, Milano, 2000.