Giardino all'italiana all'inglese, Vescovana (PD) - Veneto
Indirizzo | via Roma, 19 Vescovana (PD) - Veneto | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 336 496470;0425.920016 | Orari apertura | dal Lunedì al Venerdì senza prenotazione ( 9:30 - 12:00/ 13:30 -17:00). Sabato e Domenica e festivi, solo su prenotazione telefonica. | |
Fax | +39 0425 920016 | Costo ingresso | 7 euro: giardino + villa; 6 euro: gruppi di almeno 15 persone senza guida. | |
info@villapisani.it; info@apgi.it | ||||
Sito Web | Villa Pisani, Nani Mocenigo, Bolognesi Scalabrin |
Prima delle trasformazioni ottocentesche, nel giardino e nel brolo venivano coltivati alberi da frutto e piante di agrumi e da fiore, le cui produzioni contribuivano al bilancio economico familiare. La cosmopolita contessa Evelyn van Millingen risistemò in senso paesaggistico il brolo, riproponendo però nell’area antistante la facciata posteriore della villa un assetto formale con complicati parterres rettangolari delimitati da basse e spesse siepi di bosso con al centro tappeti fioriti, e un grande parterre a “ventaglio” ornato di statue e introdotto da una fontana a coppa. Le fioriture originarie erano notevoli: varie le specie di tulipani, giacinti, narcisi, crochi, iris, gigli, gladioli, che la Millingen, cosmopolita e studiosa di tutte le culture dei giardini, sistemò ordinatamente nel suo “Hortus Floridus”. Questa conformazione dalla marcata assialità, ispirata dagli esempi contenuti nel volume "The Formal Garden in England" di Sir Reginald Blomfield, pubblicato a Londra nel 1892, in cui l’elaborato gusto vittoriano si salda alla tradizione del giardino all’italiana, si stempera gradualmente nell’informalità del parco circostante, popolato di alberi secolari, dove sono situati un giardino roccioso, un teatro, un tempietto, una ghiacciaia, e la cappella.
Strutture architettoniche
Cappella neogoticaFontana
Ghiacciaia
Giardino roccioso
Parterre
Teatro
Tempietto
Statua.
Notizie storiche
La villa venne realizzata intorno al 1570 su committenza del cardinale Francesco Pisani, vescovo di Padova, il quale incaricò il pittore Dario Varotari il Vecchio, detto il “Padovanino” di affrescarne gli interni con soggetti sacri e profani, ancor oggi esistenti al piano nobile. Nel secolo successivo il complesso consisteva nell'edificio padronale a tre piani con annesse, su ciascun lato, lunghe barchesse porticate, mentre nello spazio circostante si ergevano alcuni rustici e una torre colombaia. Alcune sale del piano nobile, la “Sala delle Allegorie”, la “Sala dei Pianeti”, la “Sala dei Cavalli”, furono riccamente decorate con ulteriori affreschi di soggetto sacro e mitologico. Dopo un periodo di decadenza le sorti del complesso furono risollevate da Evelyn van Millingen, dal 1852 moglie di Almorò III Pisani, che vi apportò numerose trasformazioni sia negli ambienti interni che negli spazi esterni. L’edificio fu dotato di terrazze in corrispondenza del piano nobile e di ricche decorazioni a stucco e affresco all’interno mentre il giardino venne interamente risistemato secondo il gusto inglese.Epoca
XIXProgettisti ed esecutori
Evelyn van Millingen (ideatore)Bibliografia
Pasetti Medin Alessandro, "A Doge’s Farm": il giardino di Villa Pisani a Vescovana, in Cazzato Vincenzo (a cura), La memoria, il tempo, la storia nel giardino italiano fra ’800 e ’900, Roma 1999, pp. 177-184Piccolo Maria Elisabetta, Evelina van Millingen e la creazione del parco di villa Pisani a Vescovana: un esempio di felice eclettismo, in "Arte documento", 16, 2002, pp. 220-229
Piccolo Maria Elisabetta, La cappella Pisani a Vescovana di Pietro Selvatico Estense, in "Venezia arti", 14, 2000 (2003), pp. 119-125
Piccolo Maria Elisabetta, Il parco di Villa Pisani a Vescovana, in "Padova e il suo territorio", 23, 2008, 132, pp. 28-32