Giardino formale, Roma (RM) - Lazio
Giardino di impianto cinquecentesco, collegava la villa Poniatowski allora detta "casa di Balduino" all'edifico principale, Villa Giulia, di cui costituiva un annesso. La villa passò quindi alla famiglia Cesi, fino a che nel 1792, il principe polacco Stanislav Poniatovski incaricò il Valadier di sistemarne il lato occidentale, lungo via di Villa Giulia.
Di quell'intervento, restano oggi la cordonata di accesso al Casino, alcune arcate del portico che inquadrava uno dei viali laterali, e le statue di due fontane. Nella seconda metà dell'Ottocento, all'interno del parco venne insediato un opificio industriale, le concerie Riganti.
Questa nuova volumetria edilizia, insieme allo scorporo dalla proprietà originaria della parte alta del parco (sulla quale verrà edificata Villa Strohl - Fern) determinarono la riduzione dell'ampio parco a giardino. Nella piccola area verde antistante la palazzina sopravvivono essenze di pregio, con begli esemplari di Pinus e palme (Phoenix dactilifera) risalenti all'impianto operato da Riganti alla fine del XIX secolo.
This beautiful villa set in the mid- sixteenth century, as part of the nearby Villa Giulia, commissioned by pope Julius III. It belonged later on to Cesi family until end of XVIII century, as it passed to Polish Prince Stanislaw Poniatowski, who gave the villa the current name. The Prince had it restored and expand the casino residence by architect Giuseppe Valadier, with the creation of the loggia, the long staircase and redesign of the gardens. At the end of the nineteenth century in the park of the villa a tannery was estabilished, thus transforming and reducing the garden to a small part.
Since 1989 the entire complex belongs to Italian state, which decided to integrate the villa into the National Etruscan Museum of Villa Giulia, thus creating the "Etruscan Museums of Rome".
Indirizzo | Piazzale di Villa Giulia, 9; Via di Villa Giulia Roma (RM) - Lazio | Accessibilità | sì - aperto al pubblico | |
Telefono | +39 06 3226571 | |||
Fax | +39 06 3202010 | |||
mbac-sba-em@mailcert.beniculturali.it | ||||
Sito Web | Villa Poniatowski |
Strutture architettoniche
CordonataStatue
Fontane con vasche
Loggia
Notizie storiche
Agli inizi del 1800 Stanislao Poniatowski, nipote dell'ultimo re di Polonia, incaricò l'architetto Giuseppe Valadier di ampliare la residenza cinquecentesca già di proprietà dei Cesi, nella seconda metà del XVI secolo e da questi passata ai Sinibaldi nel 1702, posta vicino a Villa Giulia nella'antica via dell'Arco Oscuro, l'attuale via di Villa Giulia. Raffigurata nelle incisioni del Venturini (1683) e del Vasi (1757) la villa è menzionata nel 1581 dal celebre viaggiatore Philippe de Montaigne come una delle più belle di Roma. Dopo l'intervento del Valadier la villa si presentava affacciata con il suo ingresso principale su Via Flaminia, innalzandosi su una terrazza cui si accedeva tramite una cordonata, tuttora esistente, affiancata da vasche e fontane alimentate da un braccio dell'Acquedotto Vergine. L'ampio giardino, formato da terrazze a gradoni e ornato da sculture antiche, era chiuso in alto, verso il monte, da un pergolato detto "loggia delle delizie". Di particolare raffinatezza la decorazione degli ambienti di rappresentanza della villa, che i recenti restauri hanno restituito all'originario aspetto, come quella della "Sala dell'Ercole Farnese" al pianterreno, così chiamata perchè ospitava in origine una copia in gesso della celebre scultura, o quella della "Sala delle Colonne doriche" al primo piano.Diverse vicende hanno modificato via via la villa e il parco. Danneggiato durante gli scontri tra difensori della Repubblica romana e i francesi nel 1849, il complesso fu trasformato negli anni dopo l'unità d'Italia dal nuovo proprietario Riganti, che edificò una conceria su due piani nell'area del giardino. Dal 1997 al 2010 il complesso è stato oggetto di sistematici interventi di restauro architettonico e di lavori per l'adeguamento degli spazi in funzione museale. I nuovi allestimenti vedono l'esposizione delle antichità provenienti dal Latium vetus e dall'Umbria, in precedenza al Museo di Villa Giulia, oltre ad un'ampia area destinata ad esposizioni temporanee.
Nella "manica lunga" che sovrasta le Concerie Riganti è stata collocata la Biblioteca dell'Istituto ora arricchita da fondi Maria Santangelo e Mario Moretti e dalla ricca biblioteca che, già appartenuta a Massimo Pallottino, è stata depositata presso la Soprintendenza dall'Istituto di Scienze Italiche e del Mediterraneo antico del CNR. Importanti scoperte sono avvenute nel corso dei lavori, tra le quali si segnalano il primo impianto cinquecentesco della Villa con i resti delle due fontane collocate sul prospetto occidentale, i numerosi arredi di vasche e fontane che ornavano il giardino all'italiana del Valadier e i cicli pittorici e decorativi nella Sala dell'Ercole, in quella Indiana e ancora nella Sala Egizia con il colonnato in prospettiva.
Epoca
Secc. XVI-XIXBibliografia
F. Lucchini, R. Pallavicini, La Villa Poniatowski e la via Flaminia, Roma 1981F. Scoppola, Villa Poniatowski, Roma 2012