Villa Widmann Rezzonico Foscari

Lo splendido Parco monumentale Widmann di oltre 16.000 mq viene menzionato per la prima volta in un documento risalente al 1720; deve il suo nome al conte Serimann che volle arricchire l'area con una corte e un giardino annesso di orto. Il parco è ornato da tigli, cipressi e ippocastani che fanno da sfondo a numerose statue in pietra tenera. Dietro la barchessa si apre un ampio spazio affiancato dalle serre e un romantico laghetto del tardo ottocento circondato da cipressi di palude.

Strutture architettoniche

Nelle vicinanze del suggestivo laghetto artificiale si trova un gazebo in pietra con copertura in ferro battuto, circondato da ippocastani il gazebo è stato nei secoli complice di numerosi incontri galanti. Il corredo lapideo che decora il parco è composto da dei, ninfe, amorini e mute presenze rievocanti il mondo fiabesco della classicità) ma anche una ghiacciaia. Infine sulla destra del complesso alla fine del porticato della barchessa vi è l'oratorio gentilizio con annessi alcuni vani per il servizio liturgico. Al suo interno sono sepolte Elisabetta (1792 -1859) Arianna Widmann (1794-1875) che più amarono vivere in questa Villa.

Notizie storiche

Costruita per volontà della nobile famiglia Serimann a inizio Settecento la villa raggiunse la sua attuale veste solo a metà dello stesso secolo quando la famiglia Widmann la acquistò e rimodernizzò secondo lo stile rococò francese. Il corpo centrale divenne un'accogliente dimora per feste e ricevimenti e chiamarono ad impreziosire il salone centrale due celebri artisti dell' ambiente veneziano: Giuseppe Angeli, discepolo di Gianbattista Piazzetta e Gerolamo Mengozzi Colonna, collaboratore prediletto del Tiepolo. Attualmente il complesso è di proprietà della città metropolitana di Venezia.

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