Villa Stomennano

La nascita di Borgo Stomennano risale probabilmente all'epoca romana, quando vi sorse un avamposto di controllo della Via Francigena. Il complesso rurale è documentato già nel Mille; successivamente, nel 1234, vi venne siglato un trattato di pace tra Firenze e Siena, che si attribuirono rispettivamente Montalcino e Montepulciano, presidi fortificati strategici. Con l'incorporazione della Repubblica di Siena nel Granducato di Toscana, la proprietà passò nel Seicento tra i possedimenti Medicei. La villa, vero centro del borgo, è in stile toscano, ovvero realizzata con laterizi faccia a vista. Ha un impianto seicentesco, e si articola in una serie di edifici di dimora e rurali, tra i quali l'ampia cantina, funzionale alle attività agricole di coltivazione degli olivi e delle viti e di vinificazione, tutt'oggi praticate. Il giardino vero e proprio, d'impianto formale con le sue siepi topiate di bosso e cipresso, si inserisce in modo esemplare nello splendido paesaggio dominato dalla collina di Monteriggioni, fondendovisi secondo la più alta tradizione letteraria (vista menzionata anche da Dante Alighieri nel Canto XIII dell'Inferno nella Divina Commedia) e rendendo tangibile l'importanza del presidio agricolo per la tutela culturale del territorio.

The origins of the rural village of Stomennano date back to Roman period, when there was a military checkpoint along the road to Gallia. In early XIIIth century, an important treaty was signed there between Republic of Florence and Siena, whereas the two parted the territories along Cassia between them, so that castle of Montalcino passed to Florence and fortress of Montepulciano to Siena. When in late XVI century the republic of Siena was melted into Medici's possessions, Stomennano village passed into them as well. The villa was built in pure Tuscany style, i.e. brick façade and rural buildings close to manor. The cellars are still used, as the vineyards still produce a good red wine. The garden has a formal plan, and is made by hedges of boxwood and cypress perfectly shaped. It is well merged into the literary landscape of Tuscany, the same mentioned by Dante in its Hell chapter XIII of Divina Comoedia, with Monteriggioni hill Towers emerging from the mist. A true example of cultural conservation of the territory provided by agriculture.