A meno di un anno dalla proclamazione da parte dell’Unesco, delle Ville medicee toscane Patrimonio dell’Umanità, tra il 9 e l’11 Maggio prossimi si terranno numerose celebrazioni per l’avvenimento.
Queste riguarderanno anche i cinque giardini e ville medicei di competenza del Polo Museale Fiorentino: la Villa medicea della Petraia, il giardino della Villa medicea di Castello, la Villa medicea di Cerreto Guidi, la Villa medicea di Poggio a Caiano e il Giardino di Boboli.
Il primo appuntamento è previsto per venerdi 9 Maggio all’auditorium di Sant’Apollonia a Firenze, dove si svolgerà il Convegno internazionale di studi dal titolo “Le Ville e i Giardini medicei in Toscana nella Lista del Patrimonio Mondiale. I temi e le metodologie di gestione nelle esperienze internazionali e nazionali emergenti”.
Sabato 10 Maggio inizieranno le celebrazioni vere e proprie con l’inaugurazione della prima delle cinque targhe (uno per villa e giardino del Polo Museale Fiorentino entrati a far parte del Patrimonio dell’Umanità) nella Villa medicea di Poggio a Caiano; così come prenderanno il via le iniziative nella Villa medicea di Castello e della Petraia.
Infine domenica 11, tra le ore 11 e le 11.30, saranno scoperte le targhe in ricordo dell’avvenimento negli altro quattro siti del Polo Museale Fiorentino, così come proseguiranno le celebrazioni nelle ville medicee di castello, della Petraia, di Cerreto Guidi e nel Giardino di Boboli.
La Toscana porta così a sette i siti Unesco, che già comprendono i centri storici di Firenze, di San Gimignano, di Siena, di Pienza, piazza del Duomo a Pisa, il paesaggio culturale della Val d’Orcia. L’Italia, con 49 siti Unesco, è la Nazione con il maggior numero di luoghi tutelati al mondo. “Ciò è motivo di speciale orgoglio per il nostro Paese – ha scritto il ministro della Cultura Dario Franceschini in vista delle celebrazioni toscane – in quanto negli ultimi anni l’Unesco ha reso sempre più difficile le nuove iscrizioni“.
Per info sugli eventi celebrativi: enrica.buccioni@regione.toscana.it
Fonte
http://www.beniculturali.it/