Venerdì 16 Febbraio 2024, ore 17.00 -Online su Zoom
A partire dalle origini del canto animale e attraversando l’intero arco della storia della Terra, Haskell illumina e celebra la graduale comparsa dei vari suoni nel mondo. Cosí, dai flauti d’avorio di mammut delle caverne del Paleolitico, dai violini delle moderne sale da concerto o dalle registrazioni che ascoltiamo con gli auricolari, apprendiamo che musica e linguaggi umani appartengono alla stessa storia ecologica ed evolutiva del pianeta. Noi uomini produciamo musica, ma siamo anche dei distruttori che soffocano o mettono a tacere molti suoni della Terra. Haskell ci accompagna nelle foreste minacciate, negli oceani sconvolti dai sonar e dai rumori prodotti dalle navi e per le strade caotiche delle città per dimostrare che l’estinzione di alcuni suoni non comporta solo la perdita di meri ornamenti sensoriali. Il suono è una forza generativa, e quindi la cancellazione delle diversità sonore rende il mondo meno creativo, meno giusto e meno bello. Suoni fragili e selvaggi è un invito ad ascoltare, meravigliarsi, agire.
FONDAZIONE BENETTON STUDI RICERCHE